Villa San Giovanni, Comune verso il dissesto. L’assessore al bilancio fa chiarezza: «Risanare senza tartassare i cittadini»
Giustra rompe il silenzio e con una disamina tecnica prova a spiegare le ragioni che hanno portato l'ente in sofferenza
Riceviamo e pubblichiamo dall’assessore al bilancio del Comune di Villa San Giovanni Antonino Giustra
Siamo stati in silenzio fino ad ora per rispetto del lavoro della
Dott.ssa Romeo, che ringraziamo per l’impegno e la professionalità
dimostrata, nominata dalla Prefettura per la formazione e
l’approvazione del rendiconto 2020 e del bilancio di previsione 2021,
e la responsabile dell’Ufficio Economico Finanziario D.ssa Rossella
Chiappalone, che insieme ai suoi collaboratori ha lavorato con
diligenza ed oculatezza sui dati del rendiconto 2020 e sul previsionale
2021.
Oggi che la commissario ad acta ha concluso il proprio compito,
possiamo riconfermare quanto già detto e cioè che la problematica di
bilancio è sorta e deriva a seguito della sentenza della Corte
Costituzionale n. 80/2021 pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 18 del
05.05.2021 con la quale è stata dichiarata l’illegittimità
costituzionale dell’art. 39-ter, commi 2 e 3, del decreto-legge 30
dicembre 2019, n. 162 , convertito, con modificazioni, nella legge 28
febbraio 2020, n. 8. Il predetto articolo, coordinato con la legge di conversione 28 febbraio 2020, n. 8, disponeva al comma 2 “L’eventuale peggioramento del disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2019 rispetto all’esercizio precedente, per un importo non superiore all’incremento dell’accantonamento al fondo anticipazione di liquidità effettuato in sede di rendiconto 2019, e’ ripianato annualmente, a decorrere dall’anno 2020, per un importo pari all’ammontare
dell’anticipazione rimborsata nel corso dell’esercizio.”
In base a tale disposizione il Comune di Villa San Giovanni, in sede
di bilancio di previsione 2020, ha iscritto la relativa quota di spesa
per un importo pari alla rata di rimborso del prestito di cui
all’anticipazione di liquidità; analoga operazione avrebbe dovuto
essere effettuata anche negli anni successivi, fino all’estinzione del
maggiore disavanzo derivante dalle anticipazioni di liquidità (FAL).
L’incostituzionalità della norma ha determinato una situazione di
difficoltà per tutti i Comuni che avevano beneficiato delle diverse
anticipazioni di liquidità, in quanto il ripiano del disavanzo
derivante dalle stesse per l’esercizio 2020 avrebbe dovuto essere
assoggettato alla norma del ripiano di cui all’art. 188 del D.lgs
267/2000; L’art 52 del d.l. 73/2021 ha istituito un fondo in favore degli Enti
Locali che hanno peggiorato il disavanzo di amministrazione al 31
dicembre 2019 rispetto all’esercizio precedente a seguito della
costituzione del fondo anticipazioni di liquidità’ ai sensi
dell’articolo 39-ter, comma 1, del decreto legge 30 dicembre 2019, ed
ha contestualmente prorogato al 31.07.2021 il termine per
l’approvazione del rendiconto 2020 e del bilancio di previsione
2021/2023.
In sede di legge di conversione n. 106 pubblicata in G.U. del
24.07.2021 è stato stabilito che il fondo in questione sarebbe stato
erogato agli Enti per i quali il maggiore disavanzo determinato
dall’incremento del fondo anticipazione di liquidità è superiore al
10 per cento delle entrate correnti accertate, risultante dal
rendiconto 2019 inviato alla banca dati delle amministrazioni
pubbliche (BDAP). Il Comune di Villa San Giovanni non ha beneficiato del fondo in questione in quanto possiede parametri superiori rispetto a quelli previsti.
In merito a tale esclusione la richiesta al Ministero è rimasta senza
esito. Le normative di applicazione sopracitate inerenti l’utilizzo e la
contabilizzazione delle anticipazioni di liquidità soprattutto quelle
applicate nell’esercizio 2020 appaiono disarmoniche rispetto alle
finalità della concessione delle anticipazioni stesse. In buona
sostanza, se da un lato il legislatore ha fornito gli strumenti per
azzerare i debiti commerciali al 31.12.2019 dall’altro ha penalizzato
gli enti che hanno richiesto e utilizzato tale prestito il cui scopo
era quello di ripianare i debiti della pubblica amministrazione nonché
di immettere liquidità nel sistema economico locale e nazionale
evitando al contempo eventuali contenziosi e aggravi di spesa derivanti
da procedure esecutive.
Il Comune di Villa San Giovanni, in assenza dell’attribuzione del
contributo sopracitato, richiesto e non ottenuto, versa nella
situazione di difficoltà legata esclusivamente al ripiano, nel
bilancio di previsione, del “disavanzo tecnico” derivante dalle
anticipazioni di liquidità di cui sopra. L’ attuazione di quanto annunciato, rispetto alla proroga e al supporto agli Enti Locali in difficoltà, avrebbe consentito a questo Comune di ripianare il suddetto disavanzo tecnico e di approvare il Bilancio di Previsione 2021/2023 in pareggio finanziario in quanto non sussistono ulteriori criticità rispetto al disavanzo tecnico
sopraindicato.
Occorre chiarire e precisare quanto segue:
1. Quest’amministrazione non ha prodotto ulteriore debito, ma anzi
ha ridotto le spese, con l’istituzione dell’Avvocatura civica, ad
esempio, il costo annuale del servizio di assistenza e patrocinio
legale è stato ridotto da centinaia di migliaia di euro a circa
40.000,00 euro;
2. Quest’amministrazione ha aumentato le entrate, anche a costo di
attirarsi contro le critiche della cittadinanza;
3. Quest’amministrazione ha prodotto un risultato di amministrazione
superiore ai 14 milioni di euro
4. Quest’amministrazione ha ereditato debiti anche molto risalenti,
alcune poste addirittura datano al 1981
Purtroppo in Italia, al momento abbiamo una normativa che tutela i
grandi comuni (vedi esposizioni debitorie miliardarie di Roma e Napoli
non sanzionate con il dissesto) e tutti i comuni in predissesto o in
dissesto che hanno agevolazioni di ogni sorta e che, dopo la
dichiarazione di dissesto riacquistano piena capacità di spesa. Due
esempi per tutti sono i comuni limitrofi a Villa e cioè Scilla e
Reggio Calabria.
Questa maggioranza, per senso di responsabilità procederà
all’approvazione del rendiconto, così come elaborato, redatto ed
approvato dal commissario ad acta. Inoltre si adopererà per ogni
provvedimento utile a risanare le casse comunali, senza tartassare i
cittadini.