domenica,Maggio 26 2024

Villa San Giovanni, Comune verso il dissesto. L’assessore al bilancio fa chiarezza: «Risanare senza tartassare i cittadini»

Giustra rompe il silenzio e con una disamina tecnica prova a spiegare le ragioni che hanno portato l'ente in sofferenza

Villa San Giovanni, Comune verso il dissesto. L’assessore al bilancio fa chiarezza: «Risanare senza tartassare i cittadini»

Riceviamo e pubblichiamo dall’assessore al bilancio del Comune di Villa San Giovanni Antonino Giustra

Siamo stati in silenzio fino ad ora per rispetto del lavoro della 
Dott.ssa Romeo, che ringraziamo per l’impegno e la professionalità 
dimostrata, nominata dalla Prefettura per la formazione e 
l’approvazione del rendiconto 2020 e del bilancio di previsione 2021, 
e la responsabile dell’Ufficio Economico Finanziario D.ssa Rossella 
Chiappalone, che insieme ai suoi collaboratori ha lavorato con 
diligenza ed oculatezza sui dati del rendiconto 2020 e sul previsionale 
2021.

Oggi che la commissario ad acta ha concluso il proprio compito, 
possiamo riconfermare quanto già detto e cioè che la problematica di 
bilancio è sorta e deriva a seguito della sentenza della Corte 
Costituzionale n. 80/2021 pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 18 del 
05.05.2021  con la quale è stata dichiarata l’illegittimità 
costituzionale dell’art. 39-ter, commi 2 e 3, del  decreto-legge 30 
dicembre 2019, n. 162 , convertito, con modificazioni, nella legge 28 
febbraio 2020, n. 8. Il predetto articolo, coordinato con la legge di conversione 28  febbraio 2020, n. 8, disponeva al  comma 2 “L’eventuale peggioramento  del disavanzo di amministrazione al 31 dicembre 2019 rispetto  all’esercizio precedente, per un  importo  non superiore all’incremento  dell’accantonamento al  fondo  anticipazione di liquidità effettuato  in sede di  rendiconto  2019,  e’  ripianato annualmente,  a  decorrere  dall’anno  2020,  per  un  importo   pari all’ammontare 
dell’anticipazione rimborsata nel corso dell’esercizio.”

In base a tale disposizione il Comune di Villa San Giovanni, in sede 
di bilancio di previsione 2020, ha iscritto la relativa quota di spesa 
per un importo pari alla rata di rimborso del prestito di cui 
all’anticipazione di liquidità; analoga operazione avrebbe dovuto 
essere effettuata anche negli anni successivi, fino all’estinzione del 
maggiore disavanzo derivante dalle anticipazioni di liquidità (FAL).

L’incostituzionalità della norma ha determinato una situazione di 
difficoltà per tutti i Comuni che avevano beneficiato delle diverse 
anticipazioni di liquidità, in quanto il ripiano del disavanzo 
derivante dalle stesse per l’esercizio 2020 avrebbe dovuto essere 
assoggettato alla norma del ripiano di cui all’art. 188 del D.lgs 
267/2000; L’art 52 del d.l. 73/2021 ha istituito un fondo in favore degli Enti 
Locali che hanno peggiorato il disavanzo di amministrazione al 31 
dicembre 2019 rispetto all’esercizio precedente a  seguito  della   
costituzione  del  fondo  anticipazioni  di  liquidità’  ai   sensi 
dell’articolo 39-ter, comma 1, del decreto legge 30 dicembre 2019, ed 
ha contestualmente prorogato al 31.07.2021 il termine per 
l’approvazione del rendiconto 2020  e del bilancio di previsione 
2021/2023.

In sede di legge di conversione n. 106 pubblicata in G.U. del 
24.07.2021 è stato stabilito che il fondo in questione sarebbe stato 
erogato agli Enti per i quali il maggiore disavanzo determinato 
dall’incremento del fondo anticipazione di liquidità è  superiore  al 
10  per  cento  delle  entrate  correnti accertate, risultante dal 
rendiconto 2019 inviato alla banca  dati delle amministrazioni 
pubbliche (BDAP). Il Comune di Villa San Giovanni non ha beneficiato del fondo in  questione in quanto possiede parametri superiori rispetto a quelli  previsti.

In merito a tale esclusione la richiesta al Ministero è rimasta senza 
esito. Le normative di applicazione sopracitate inerenti l’utilizzo e la 
contabilizzazione delle anticipazioni di liquidità soprattutto quelle 
applicate nell’esercizio 2020 appaiono disarmoniche rispetto alle 
finalità della concessione delle anticipazioni stesse. In buona 
sostanza, se da un lato il legislatore ha fornito gli strumenti per 
azzerare i debiti commerciali al 31.12.2019 dall’altro ha penalizzato 
gli enti che hanno richiesto e utilizzato tale prestito il cui scopo 
era quello di ripianare i debiti della pubblica amministrazione nonché 
di immettere liquidità nel sistema economico locale e nazionale 
evitando al contempo eventuali contenziosi e aggravi di spesa derivanti 
da procedure esecutive.

Il Comune di Villa San Giovanni, in assenza dell’attribuzione del 
contributo sopracitato, richiesto e non ottenuto, versa nella 
situazione di difficoltà legata esclusivamente al ripiano, nel 
bilancio di previsione, del “disavanzo tecnico” derivante dalle 
anticipazioni di liquidità
di cui sopra. L’ attuazione di quanto annunciato, rispetto alla proroga e al  supporto agli Enti Locali in difficoltà, avrebbe consentito a questo  Comune di ripianare il suddetto disavanzo tecnico e di approvare il  Bilancio di Previsione 2021/2023 in pareggio finanziario in quanto non  sussistono ulteriori criticità rispetto al disavanzo tecnico 
sopraindicato.

Occorre chiarire e precisare quanto segue:
1.      Quest’amministrazione non ha prodotto ulteriore debito, ma anzi 
ha ridotto le spese, con l’istituzione dell’Avvocatura civica, ad 
esempio, il costo annuale del servizio di assistenza e patrocinio 
legale è stato ridotto da centinaia di migliaia di euro a circa 
40.000,00 euro;
2.      Quest’amministrazione ha aumentato le entrate, anche a costo di 
attirarsi contro le critiche della cittadinanza;
3.      Quest’amministrazione ha prodotto un risultato di amministrazione 
superiore ai 14 milioni di euro
4.      Quest’amministrazione ha ereditato debiti anche molto risalenti, 
alcune poste addirittura datano al 1981
Purtroppo in Italia, al momento abbiamo una normativa che tutela i 
grandi comuni (vedi esposizioni debitorie miliardarie di Roma e Napoli 
non sanzionate con il dissesto) e tutti i comuni in predissesto o in 
dissesto che hanno agevolazioni di ogni sorta e che, dopo la 
dichiarazione di dissesto riacquistano piena capacità di spesa. Due 
esempi per tutti sono i comuni limitrofi a Villa e cioè Scilla e 
Reggio Calabria.
Questa maggioranza, per senso di responsabilità procederà 
all’approvazione del rendiconto, così come elaborato, redatto ed 
approvato dal commissario ad acta. Inoltre si adopererà per ogni 
provvedimento utile a risanare le casse comunali, senza tartassare i 
cittadini.

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