Brogli elettorali, il comitato civico non si arrende: «Inascoltate le nostre richieste»

«Nel mentre un sempre più delegittimato Consiglio Comunale dibatte su temi quali la mozione sulla creazione dei corridoi umanitari per l’emergenza in Afghanistan o il conferimento della cittadinanza onoraria al Milite Ignoto (un tema, quello dei morti, specie se votanti, evidentemente caro a più di un consigliere in carica…), o ancora la vitale questione riguardo la “mozione per la diffusione dei fasciatoi ed aree di allattamento dei bambini all’interno di Palazzo San Giorgio”, rimane ad oggi ancora scandalosamente inevasa la richiesta legittima che ha portato nel marzo scorso centinaia di reggini a firmare in piazza per richiedere la convocazione di un consiglio comunale aperto a tutti e con un solo tema all’ordine del giorno: la vergognosa questione dei brogli elettorali perpetrati esattamente un anno addietro». Così in una nota il comitato civico reggino “Reggio non si broglia”.   

«Evidentemente giace in qualche autorevole cassetto, la richiesta corredata da tutta la documentazione che impone la legge e in particolare l’articolo 36 del regolamento sulla partecipazione popolare e dello statuto comunale che fu presentata agli uffici comunali il 18 marzo scorso».

«Mesi e mesi di imbarazzanti silenzi, intervallati da incontri e aperture istituzionali prettamente dilatorie. Il comitato ReggìoNonSiBroglia, si ricorderà, incontrò nei giorni successivi persino il Prefetto, il dottore Massimo Mariani, il quale rassicurò tutti sul fatto che l’amministrazione comunale, nella persona del presidente del Consiglio, 𝗘𝗻𝘇𝗼 𝗠𝗮𝗿𝗿𝗮, sarebbe stata interpellata a breve per capire quale fosse il motivo della mancata convocazione del consiglio comunale aperto».

«Neppure tale richiesta, sollecitata con diverse comunicazioni del Comitato, ha avuto alcun seguito, neanche dopo l’incontro in Commissione controllo e garanzia che, recependo la sollecitazione del Comitato, aveva convocato Falcomatà e Marra i quali dichiararono che la bella stagione avrebbe certamente consentito in spazio adeguato la convocazione del Consiglio aperto».

«Ebbene, passata l’estate è giunto l’autunno e si approssima l’inverno, ma ad oggi la richiesta è disattesa e abbandonata al silenzio doloso di questa classe politica che, purtroppo, avvolge la Città da tanti, troppi, anni» conclude il comitato civico.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google