Festival del torrone fuori dalle manifestazioni natalizie, Taurianova futura contro l’Amministrazione

L’assenza del “Festival del torrone” tra gli appuntamenti programmati per le festività natalizie dall’Amministrazione comunale di Taurianova, ha creato qualche malcontento, in primis tra le fila della minoranza, che non ha perso occasione per puntare il dito contro la compagine guidata dal sindaco Roy Biasi.

Quello che era ormai diventato un appuntamento fisso per la cittadinanza, quest’anno non si svolgerà, perché secondo quanto riferito dall’assessore agli Eventi di promozione Massimo Grimaldi e dall’assessore alla Cultura Maria Fedele durante la conferenza stampa di presentazione del cartellone natalizio, non si è trovata una quadra per l’organizzazione con l’Associazione dei pasticceri e di conseguenza si è pensato bene di rimandare il tutto al prossimo anno.

Una versione che non ha convinto i consiglieri del gruppo di minoranza “Taurianova futura” Fabio Scionti, Simone Marafioti e Raffaella Ferraro. «Se è vero che gli Enti locali sono chiamati ad affiancare gli attori privati nella promozione del territorio svolgendo un ruolo responsabilmente attivo in tale processo – hanno affermato – leggendo l’articolo pubblicato qualche giorno fa dalla testata giornalistica “Taurianova Talk”, in cui a seguito di un’intervista i pasticceri dell’associazione Past raccontano le dinamiche che hanno portato all’interruzione di una manifestazione importante come quella del Festival del torrone, sembrerebbe che questa regola non sia valida per la nostra comunità e per chi ci amministra.

Eppure, per buona parte della campagna elettorale il sindaco Biasi ha più volte rimarcato il concetto di valorizzazione del territorio attraverso le eccellenze identitarie, dunque perché oggi assistiamo, per motivi ancora non molto chiari, allo smembramento e all’interruzione di un percorso virtuoso e storicistico che intendeva valorizzare il lavoro dei nostri produttori locali che da anni donano identità al nostro territorio realizzando prodotti dolciari di nobili manifatture e generando importanti ricadute anche in termini economici per tutti?»

I tre consiglieri incalzano, sostenendo che «quello che dispiace è che dopo aver assistito in consiglio comunale al sindaco che con veemenza descriveva i nostri pasticceri con parole né troppo dolci, né delicate, ancor di più ci rincresce non aver letto una smentita o una risposta alle dichiarazioni dei pasticceri da parte del sindaco o di qualche delegato della sua Amministrazione.  Non possiamo tacere davanti a questa costante indifferenza della maggioranza e non possiamo non fare alcune considerazioni su questo modus operandi sempre più egocentrico e approssimativo.

Questo silenzio da parte del governo locale – hanno continuato – che sceglie di valorizzare ed esaltare solo alcune tipologie di attività commerciali, probabilmente più affini alle loro attività imprenditoriali, a discapito di altre, pensando poco alle eccellenze e più alle apparenze, ci fa capire quanto sia scarso l’interesse nei confronti dell’artigianato locale e al tempo stesso ci lascia pensare che l’utilizzo del termine “popolo” nei confronti di noi altri che non occupiamo le poltrone poste nei piani alti del palazzo, non sia frutto di ignoranza lessicale della lingua italiana bensì, che il concetto di comunità che mette le persone al centro come parte attiva di un ampio processo partecipativo e di programmazione, sia stato volontariamente sostituito.

Sicuramente – hanno concluso – non sarà l’assenza dal cartellone delle manifestazioni natalizie del Festival del Torrone, iniziativa che per tre anni è stata possibile realizzare proprio seguendo i principi sopra elencati, ad interrompere la magia del Natale, ma indubbiamente la mancanza dei nostri pasticcieri che per anni hanno accompagnato la nostra comunità ad accogliere il Natale con i profumi inebrianti di spezie, cannella, miele e mandorle tostate, ci farà sentire smarriti e deturpati di quella identità reale nata da una sapiente lettura del territorio e un’attenta programmazione al fine di garantire uno sviluppo omogeneo e per tutti».

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google