Melito Porto Salvo, Orlando: «I problemi idrici e fognari devono fare i conti con la mancanza di risorse»

Pochi mesi per mettere il punto su anni di mancanza di politica e per iniziare a fronteggiare le emergenze. Che fosse un lavoro durissimo, Salvatore Orlando, eletto sindaco di Melito Porto Salvo dopo anni di vacatio amministrativa, lo sapeva bene. Da qualche parte però bisognava pur iniziare a tenere le fila e a fare ordine. A vedere quello che non va, e l’elenco, per la recente storia amministrativa del Paese, non è certo corto.

Come sono andati questi primi due mesi di governo cittadino?

«Sono stati due mesi di approfondimento delle problematiche presenti sul territorio, di per se abbastanza complesse. Ci siamo concentrati sugli aspetti più rilevanti, in parte non ancora risolti per il cattivo funzionamento delle reti idriche e fognarie. Sono questi gli aspetti più critici dell’azione amministrativa, urgenti e spinosi».

Come ha risposto la popolazione che da tempo attendeva il ritorno di un’amministrazione comunale?

«Comprendo i malumori dei cittadini per quanto concerne il problema idrico e fognario, che ci è stato lasciato in eredità, ma quel che finora non è stato ancora risolto è fortemente addebitabile non di certo a negligenza o incapacità amministrativa, come a qualcuno piace far credere, ma alla indisponibilità di risorse finanziarie. Ho ereditato una situazione disastrosa su questi due fronti, nell’ambito dei quali si sono accumulate ingenti debiti per pronti interventi e somme urgenze. In queste condizioni è chiara la limitazione di molti interventi e sfido chiunque ad ottenere tutto e subito con un bilancio ingessato. Questo non vuol dire che siamo stati fermi, tutt’altro».

Quali le emergenze?

«Abbiamo avviato l’azione amministrativa cercando di imprimere una svolta all’aspetto legato al decoro urbano, iniziando dalla cura degli spazi verdi del centro, non ancora ultimato, per poi continuare nelle periferie urbane, grazie anche all’ausilio di diverse unità di Operatori della mobilità in deroga. Nell’ambito dei Contratti istituzionali di Sviluppo (Cis) l’amministrazione comunale ha partecipato al Bando con sette progetti inerenti la rigenerazione urbana, ecologica e funzionale del Lungomare dei Mille, oltre che la riqualificazione e valorizzazione del Borgo di Pentedattilo e del Paese Vecchio, del Museo Garibaldino e la realizzazione della cittadella dello Sport.

Progetti ragguardevoli che danno certamente slancio ai settori dell’urbanistica, della Cultura, del Turismo e dello sport. Non marginali, anzi tutt’altro, le politiche giovanili all’indirizzo delle quali si è pensato alla proposta progettuale di una Cittadella dello Sport come punto di socialità, svago e aggregazione. Inoltre, nell’ambito delle politiche sociali, questa amministrazione sta muovendo passi importanti; è già partita in anticipo l’erogazione dei buoni spesa per le famiglie bisognose secondo un calendario di consegna prestabilito».

I primi impegni per il 2022?

«Sono seriamente concentrato sui problemi di paese e non accetto critiche superflue e strumentali, il cui unico obiettivo è quello di sminuire e addirittura mettere in cattiva luce il nostro operato iniziale. Da Primo cittadino, accetto consigli e suggerimenti da Comitati, che mi auguro si consolidino presto, Associazioni e cittadini, ma non accetto l’informazione distorta e pretestuosa.
Sono trascorsi due mesi e mezzo dal mio insediamento nella casa municipale e di certo non sono stato con le mani in mano. Mi sono interfacciato con il Prefetto di Reggio Calabria e diversi funzionari della Regione Calabria per richiedere finanziamenti atti a risolvere  il problema idrico e della rete fognaria.

Recentemente ho incontrato il Dirigente generale dell’Anas, ingegnere Renda, per chiedere con urgenza la   realizzazione di una rotatoria presso lo svincolo di Pilati, i cui cittadini stanno vivendo con sofferenza la chiusura del Ponte, sequestrato dalla Magistratura. Nonostante i tantissimi problemi, sono fiducioso nelle capacità dell’amministrazione e avverto il sostegno della cittadinanza che, nonostante sia giustamente stanca per i disservizi degli ultimi anni, manifesta tuttavia fiducia».

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