giovedì,Maggio 2 2024

Concorsi al Gom, Marcianò: «Un pugno diretto contro il merito e il valore»

La presidente del movimento Impegno e Identità: «Mi auguro che tutti coloro che hanno superato il concorso: parenti, nipoti, cognati, cugini e perfino politici in carica siano veramente persone adeguatamente qualificate»

Concorsi al Gom, Marcianò: «Un pugno diretto contro il merito e il valore»

Sulla vicenda delle graduatorie delle assunzioni al Gom, denunciata ieri mattina in conferenza da Fiamma Tricolore e Ancora Italia interviene Angela Marcianò, presidente del movimento Impegno e Identità.

«La vicenda emersa nella conferenza stampa e che riguarda concorsi banditi dal Grande Ospedale Metropolitano, la cui graduatoria sarà utilizzata dal Comune di Reggio Calabria mi è arrivata stamattina come un pugno in pieno volto. Non posso tacere, non posso buttare al macero tutto quello in cui ho creduto una vita intera.

Non potrei guardare in faccia i ragazzi, ai quali, tra l’altro, insegno il Diritto del lavoro, se rimanessi silente. Non posso dire loro che lo studio costante e responsabile apre tutte le porte, che continua ad esserci spazio per la meritocrazia e per il sogno di realizzarsi con le sole proprie forze. Mi auguro che tutti coloro che hanno superato il concorso: parenti, nipoti, cognati, cugini e perfino politici in carica siano veramente persone adeguatamente qualificate. Confido si tratti di eccezionali coincidenze. Ma resto pervasa da un fortissimo sentimento di scoramento e di ingiustizia quando leggo che buona parte dei vincitori ha legami strettissimi con la politica, nel caso di specie con il PD e, più in generale, con il centrosinistra. Che straordinaria e stupefacente congiuntura, o meglio  “combinazione”,  è questa?».

Si chiede ancora la presidente come sia «possibile questa solerzia degli uffici comunali nel predisporre una convenzione, meno di un mese dopo la pubblicazione della graduatoria del GOM, per attingere dalla stessa ai fini dell’assunzione delle medesime figure? In che modo si potrà applicare correttamente il Regolamento Comunale approvato dalla stessa Giunta il 24 maggio 2021 e che disciplina presupposti e modalità di attuazione del disposto dell’art.9 della Legge 16 gennaio 2003, n.3, “sull’utilizzo delle graduatorie degli altri enti”, senza incappare in palesi conflitti di interesse?».

Marcianò si rivolge poi ai destinatari della denuncia: «Signor Procuratore, signor Prefetto, Presidente Occhiuto (neo Commissario alla Sanità), sindacati, ma anche voi, esponenti orgogliosi della cosiddetta società civile, quella che, pur sapendo, fa finta di non sapere, ‘perché tanto funziona così’, è a voi che rivolgo un appello affinché le vostre coscienze subiscano un salutare scossone. Perché da parte mia non si arresterà mai la passione civile che mi porta a denunciare il privilegio e la discriminazione, anche con la consapevolezza che qualcuno, essendo disabituato ad ascoltare parole intrise di serietà, non sarà neanche in grado di capire la buona fede delle persone perbene.

Insisterò a farlo per onorare gli sforzi di chi per andare avanti si sacrifica per una vita intera, lo farò per tutti coloro che sono stati costretti a lasciare la città in cerca di un lavoro, per gli studenti e i genitori che ancora si commuovono il giorno della laurea. A loro, soprattutto a chi prenderà in eredità il mondo che lasceremo, continuo a dire che senza sacrificio non si arriva alla felicità. Se non lanciassi anche oggi questo grido di dolore, già domani mattina sarei, io per prima, costretta ad ammettere la sconfitta della cultura della reale preparazione, dei contenuti, delle virtù e del valore individuale. Quella stessa cultura che, essa sola, fa progredire una comunità».

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