Movimento 5 stelle, il tribunale di Napoli sospende la modifica dello statuto e l’elezione di Conte

Nuovi problemi per il Movimento 5 stelle. Il tribunale di Napoli ha sospeso le due delibere con cui il M5s ha modificato il suo statuto e ha indicato l’ex premier Giuseppe Conte come presidente del Movimento. Come riporta l’Adnkronos, i giudici hanno sospeso in via cautelare le decisioni prese il 3 e 5 agosto per la sussistenza di «gravi vizi nel processo decisionale»: primo tra tutti, l’esclusione di un terzo degli iscritti dalle votazioni e quindi, il mancato raggiungimento del quorum. A far causa è stato un gruppo di attivisti del Movimento tra cui Steven Hutchinson, Renato Delle Donne e Liliana Coppola che, rappresentati dall’avvocato Lorenzo Borré, hanno presentato il ricorso, sostenuti da centinaia di attivisti che hanno contribuito anche alle spese legali.

Dopo questo colpo di scena, in molti si chiedono ora se la guida del primo partito del parlamento tornerà in mano a Vito Crimi. Proprio il ministro degli Esteri, sabato si era dimesso dal ruolo di presidente del comitato di garanzia. Peraltro, anche questo organismo si trova sotto la scure del tribunale: infatti Di Maio, Viriginia Raggi e Roberto Fico, i tre membri del comitato, sono stati eletti seguendo le regole del nuovo statuto.

Commentando il provvedimento del tribunale, Borrè ha spiegato che «in primo luogo decade la carica di Conte. In secondo luogo emerge l’incompatibilità di alcune attuali cariche negli organi di garanzia, con le restrizioni previste dal precedente statuto, che è ritornato in vigore: il precedente statuto infatti, esclude che dette cariche possano essere ricoperte da soggetti che rivestano incarichi istituzionali».

Anche i cinque vicepresidenti del Movimento scelti da Conte – Paola Taverna, Alessandra Todde, Mario Turco, Riccardo Ricciardi e Michele Gubitosa – devono lasciare l’incarico con effetto immediato, visto che il loro ruolo è stato concepito ex novo nello statuto sospeso in via cautelativa.

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