Uffici di prossimità a Montebello Jonico, Ancora Italia: «Non è possibile che il sindaco ha presentato domanda senza conoscere le condizioni del servizio»

Riceviamo e pubblichiamo:

Ritorniamo su grave argomento da noi sollevato qualche giorno fa, in risposta alle lacunose, superficiali mendaci e strumentali affermazioni fatte dal Sindaco di Montebello, per tentare di giustificare la sua incapacità amministrativa e le sue gravi responsabilità per il fallimento di un servizio utile per la comunità.

Con decreto del 21 aprile 2021 la Regione Calabria pubblicava lo schema di avviso per la manifestazione di interesse per l’apertura degli uffici di prossimità, nel quale erano indicati i criteri per la costituzione, per cui già da quella data il sindaco Maria Foti sapeva che sarebbero stati necessari due dipendenti comunali, la relativa categoria, e che lo sportello nel primo momento di sperimentazione sarebbe stato aperto solo una volta a settimana e successivamente per 120 giorni in un anno.  Se il sindaco avesse anche guardato la delibera di giunta di approvazione del progetto del 30/11/2020 si sarebbe accorta di quelli che erano gli impegni del Comune tra i quali rendere disponibili impiegati per espletare il servizio.

È evidente che il sindaco Foti quando ha manifestato l’interesse all’apertura dell’Ufficio di prossimità a Montebello Ionico non poteva non conoscere nel dettaglio i requisiti da rispettare già noti a tutti sin dall’aprile del 2021 e per i più volenterosi dal novembre 2020.

Non è ipotizzabile che il sindaco abbia presentato la domanda senza conoscere nel dettaglio le condizioni del servizio e gli impegni che il Comune avrebbe dovuto assumere. Se avesse dovuto agire senza conoscere i dettagli degli impegni sarebbe un fatto altrettanto grave.

Come si legge nella pagina Facebook del sig. sindaco, il Comune di Montebello Ionico è stato costretto a rinunciare in quanto non dispone dei due dipendenti da impegnare nel servizio utile ai cittadini, pare che il Sindaco abbia dovuto fare a meno a due dipendenti: uno perché ha vinto il concorso in altra sede, ma l’altro è in aspettativa non retribuita autorizzata (ma in previsione dell’apertura dell’Ufficio di prossimità si poteva non concedere), con delibera di giunta il 18 gennaio 2022. 

La domanda che ci poniamo se è vero che non c’è il numero sufficiente di dipendenti al Comune di Montebello per sostenere l’apertura dell’Ufficio di prossimità, quanti e dove sono collocati i dipendenti comunali? Non vorremmo che ci fossero anomali casi di persone distaccati in altre sedi. Se la decisione del Sindaco dovesse essere di natura politica, l’inefficienza che ne deriva la pagano i cittadini montebellesi perché, ricordiamolo, gli Uffici di prossimità sono la risposta del welfare state al cittadino in difficoltà, ed operano nell’ambito delle amministrazioni di sostegno, tutele (anche di minori) e curatele, cioè per il settore della giurisdizione più prossimo alle esigenze delle persone fragili. Le scelte politiche sbagliate purtroppo le pagano i cittadini ed una scelta di tal genere denota grande incapacità amministrativa e gestionale.

A parole il sindaco può fare qualsiasi affermazione, ma ciò che contano sono i fatti ed oggi senza paura di smentita è palese a tutti che ha rinunciato all’Ufficio di prossimità per una sua assoluta incapacità a programmarsi e gestire il personale, lei era a conoscenza del fabbisogno nel momento in cui ha partecipato al bando e per la sua miopia ha determinato il fallimento del progetto a danno dell´intero comune di Montebello e aree limitrofe; e l´ennesimo casa di mala politica a Montebello.                                                        Il Coordinatore Regionale Giuseppe Modafferi

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