Caso Miramare, Gioventù Nazionale: «Quanto ancora Falcomatà abuserà della nostra pazienza?»

«“Falcomatà [fosse] meritevole di una sanzione più elevata rispetto ai correi, perché ha avuto un ruolo di sostanziale dominus dell’intera vicenda, essendo lui amico dello Zagarella ed avendo assunto per tali ragioni la regia dell’intera operazione. Tali considerazioni rendono anche maggiormente intenso il dolo che ha connotato la relativa condotta”». Così in una nota il movimento Gioventù Nazionale di Reggio Calabria.

«Recita così il Tribunale nelle motivazioni depositate riguardo la sentenza Miramare, che ha portato alla condanna in primo grado di Giuseppe Falcomatà e di buona parte dei membri della sua prima giunta (Giovanna Acquaviva, Saverio Anghelone, Armando Neri, Rosanna Nardi, Giuseppe Marino, Giovanni Muraca, Agata Quattrone, Maria Luisa Spanò, Paolo Zagarella e Antonino Zimbalatti)».

«Alla luce di quanto emerso nella data di ieri (già ben noto da anni, di fatto, all’opinione pubblica) emerge la desolante situazione della quale il Comune di Reggio Calabria è ostaggio, con un sindaco e vari membri della maggioranza sospesi dal loro incarico e quindi un’amministrazione con protagonisti gente non eletta dal popolo».

«Noi ragazzi del Circolo Paolo Borsellino di Gioventù Nazionale chiediamo quanto ancora Giuseppe Falcomatà abuserà della nostra pazienza? Quanto ancora la nostra amata Reggio deve rimanere vittima dell’immobilismo a causa dell’attaccamento alla poltrona di chi la (dis)amministra? Quanto ancora dovremo sopportare questa umiliazione?» conclude la nota della giovanile reggina.

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