Processo Miramare, Ripepi: «La mancata costituzione di parte civile dimostra la gestione privatistica della cosa pubblica»

«Nella giornata di ieri sono proseguiti i lavori della Commissione Controllo e Garanzia da me presieduta. È stata nuovamente audita la dirigente dell’Avvocatura Civica Avv. Fedora Squillaci alla quale sono stati richiesti articolati chiarimenti determinati dalla documentazione che la stessa aveva fatto pervenire alla commissione.

Il dato sul quale possiamo essere certi è di carattere politico ed al tempo stesso di ordine pubblico: la gestione della cosa pubblica è una gestione di carattere privatistico quando in gioco ci sono interessi personali degli amministratori e dell’ente, senza omettere il riferimento al ben diverso atteggiamento che l’Amministrazione assume nei confronti dei normali cittadini e semplici dipendenti del comune in situazioni del tutto analoghe». È quanto afferma Massimo Ripepi, presidente della Commissione Controllo e Garanzia.

«La gravità della situazione – continua – quale emerge dall’incartamento acquisito dalla commissione è inaudita. Basti solo pensare alla sistematica violazione della normativa nazionale anticorruzione che prevede l’obbligatorietà della rotazione dei dirigenti. In relazione infine, a possibili sviluppi di quanto da noi accertato, che confluirà nella relazione conclusiva che sarà illustrata in Consiglio comunale, auspicabilmente di sollecita convocazione, sarà compito di altre autorità, nel rispetto delle loro delicate competenze, operare i dovuti accertamenti e dare risposte concrete alla cittadinanza». 

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