martedì,Maggio 14 2024

Reggio, l’Udc prova a rilanciarsi. Arillotta: «Necessario recuperare la nostra posizione politica»

Il commissario provinciale, insieme a Occhipinti e Fallanca, riunisce il partito per iniziare un nuovo percorso di radicamento sui territori. Obiettivo amministrative di primavera. Poi la critica: «Nel Consiglio comunale di Reggio, non c’è più politica»

Reggio, l’Udc prova a rilanciarsi. Arillotta: «Necessario recuperare la nostra posizione politica»

«Sono convinto che sono i nostri valori a poter dare una risposta alle emergenze ed esigenze sociali. Dobbiamo essere organizzati per fare questo, e darci una struttura». L’Udc del comprensorio metropolitano vuole tornare ad una politica fatta di confronto, all’interno delle sezioni, tra la gente. Riuscendo a proporre alla società soluzioni, idee progettuali, iniziative fondate sulle idee e i valori della storia democristiana.

Il commissario provinciale Paolo Arillotta, per questo, ha indetto un’assemblea fondata sulla necessità di riprendere un percorso di comune impegno politico sotto la bandiera dello Scudo Crociato, per tornare ad offrire alla comunità provinciale un progetto concreto di sviluppo. L’esigenza è quella di recuperare la posizione politica dell’Udc di cui, assicura Arillotta, c’è ancora bisogno. Non a caso lo sguardo è rivolto al conflitto russo ucraino, per le vittime del quale, l’incontro si è aperto con un minuto di raccoglimento.

«La necessità che abbiamo ora, è quella di far valere la nostra idea, i nostri valori, i nostri principi e l’impostazione della società che noi abbiamo. Dal 1995 in poi, purtroppo, la nostra visione è risultata marginale. Abbiamo dovuto subire una politica che non recupera i valori e non ha uno sguardo di insieme rivolto al futuro, ma guarda ad altri schemi. Non possiamo dimenticare la posizione subordinata che anche in nostri amici cattolici hanno nella sinistra italiana». Il riferimento del commissario metropolitano è alla legge sull’eutanasia, ma più in generale alla legge Zan o in tema di parità di genere alle norme sull’insegnamento all’interno delle scuole che «noi non riteniamo – ha detto Arillotta – confacente con la stessa natura umana. È vero che centrodestra si è opposto, ma non ha realizzato una posizione dal punto di vista valoriale inattaccabile».

Lo sguardo di Arillotta, dal nazionale si rivolge al locale, con una critica anche accesa al centrodestra che ha fatto di tutto per perdere Palazzo San Giorgio: «Nel consiglio comunale di Reggio Calabria, non c’è politica, non c’è un’impostazione politica nell’attività, sia dei partiti sia all’interno dell’assise. Abbiamo una Città metropolitana, non solo senza deleghe, ma in cui il Comune di Reggio Calabria non è riuscita ad assumere il ruolo di comune capofila, riducendo la Città Metropolitana ad una sorta di salvadanaio da cui attingere. È un ente, oggi, che funziona peggio dell’amministrazione comunale». Con le elezioni amministrative alle porte – si voterà in 20 comuni nel reggino – l’Unione di centro vuole cercare di realizzare la presenza all’interno delle liste e delle amministrazioni che si formeranno.

Per questo si è messo mano all’organizzazione, e Paolo Arillotta si è fatto affiancare da Riccardo Occhipinti e Pietro Fallanca, che hanno collaborato in tutto questo periodo, in settori fondamentali quali l’organizzativo e il rapporto con gli enti locali e l’elettorale; nello stesso tempo, è stata raccolta la disponibilità a rappresentare il partito nella propria realtà locale, nominando tutta una serie di commissari sezionali. A quella di sabato pomeriggio, seguiranno altre riunioni anche perché, per dirla con Arillotta: «Il partito non esprimerà l’idea del suo commissario provinciale, ma quella che verrà fuori dalla sintesi dell’ascolto del territorio e dei rappresentanti del partito».

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