Infrastrutture e mobilità, Paita promette: «Aiuterò Reggio»

«Miracoli non ne posso fare. Ma in questo anno che è rimasto posso essere vicina al territorio a cui mi sono molto affezionata, ho rivisto qui una stagione che ho vissuto, posso aiutare nell’interlocuzione coi soggetti interessati». A parlare la presidente della quarta commissione Trasporti e infrastrutture alla Camera, Lella Paita, di Italia Viva ospite per un giorno nella città dello Stretto e pronta ad imbarcarsi con l’aereo delle 19, ultima chance per ritornare a casa in giornata. Al tavolo di palazzo San Giorgio, i sindaci facenti funzione di Reggio e della Città metropolitana, Paolo Brunetti e Carmelo Versace.

L’annuncio dell’arrivo della parlamentare aveva suscitato clamore, qualcuno aveva ipotizzato, dal centrodestra un spot elettorale. Fatto è che per questa visita, in fretta e furia, era stato organizzato un consiglio comunale per partorire un “Documento strategico sulle infrastrutture e la mobilità per il rilancio di Reggio Calabria e dell’area metropolitana” che avrebbe dovuto essere unitario, ma che invece è stato la fonte, tra un batti e ribatti di accuse, di nuove fratture. Documento che la presidente ha liquidato, sostenendo di avervi dato un’occhiata, e che potrà essere invece presentato durante l’annunciata (e già rimandata) visita di tutta la commissione trasporti il mese prossimo.

La finalità del lavoro comunale sul documento ad opera di maggioranza (e poco dell’opposizione per il rifiuto dell’inserimento degli emendamenti Cannizzaro), voleva essere un modo per attirare l’attenzione del Governo nazionale sulle problematiche anche ataviche, che frenano lo sviluppo del territorio.

Da qui, in sintesi l’impegno della presidente Paita che per l’aeroporto ha garantito un incontro con Enac per vedere i problemi esistenti; per la tratta ferroviaria Salerno Reggio favorirà l’interlocuzione con Vera Fiorani, nominata con DPCM del 16 aprile 2021 Commissario straordinario per le opere (nello specifico “Potenziamento, con caratteristiche di alta velocità, della direttrice ferroviaria Salerno – Reggio Calabria”) e infine il monitoraggio della statale 106 per apportare eventuali correttivi in corso d’opera.

La statale 106

«La tragedia ci ha insegnato che su può ridurre la tempistica nella realizzazione di un’opera – ha spiegato, in relazione al crollo del ponte Morandi – in quel caso commissione ha fatto il massimo per ridurre la tempistica relativa alla progettazione. Sappiamo che abbiamo 4 miliardi e 800 milioni. Ma se i progetti dovessero consegnarci una foto differente servirà correggere il tiro. Dobbiamo terminare i progetti, usare il commissario per velocizzare e trovare risorse che per ragioni ambientali (anche se io non sono d’accordo) sono state spostate sulle ferrovie. Il modello dei commissari sta dimostrato di funzionare, serve monitorare il tutto».
Poi la parentesi sul «Il codice degli appalti che ha mostrato di avere dei limiti e allora cambiamolo. Non è vero che ha diminuito le procedure, ma ha però avuto una funzione fondamentale legata al tema dell’anticorruzione».

Alta velocità Salerno Reggio Calabria

Incalza la presidente, allontanando ogni alito di vittimismo: «Non è stato solo il Sud ad essere escluso negli anni dai collegamenti veloci. La scelta di collegare l’asse padano, escludendo il nord ovest, fotografava l’andamento economico produttivo di quella fase. È vero che il territorio vostro è isolato ma è quello che ha avuto l’investimento più importante nel Pnrr. Avere come commissario Vera Fiorani significa avere il “Maradona delle infrastrutture”. Mi impegno a provare ad organizzare un incontro con lei. Voi provate a fare sintesi: non perdete tempo e opportunità».

Ponte sullo Stretto

«La mancanza di infrastrutture era l’argomento portante non muovere nulla e non fare il ponte. Adesso però le previsioni del Pnrr consegnano due immagini di Calabria e Sicilia diverse rispetto al passato». In poche parole: le scuse sono finite. «Abbiamo bloccato un Paese dicendo che fare le infrastrutture danneggia l’ambiente. E invece pandemia e guerra hanno dimostrato che è libero chi ha autonomia energetica. Serve rivedere celermente le procedure autorizzative».

Porto di Gioia Tauro e aeroporto

«Il porto di Gioia Tauro con transhipment e le zes può fare molto, grazie al presidente che sta facendo bene e a noi che abbiamo lavorato. Gli obiettivi sono di certo più ampi”. Per quanto riguarda i trasporti aerei. «Potrei pensare che tre aeroporti in una regione sono troppi. Ma non lo dico perché siete isolati. È necessario che gli aeroporti funzionino. I 25 milioni sono destinati ad attività specifiche. È in atto un’interlocuzione con Sacal che deve vedere coerenza con gli obiettivi a cui sono destinati le risorse. Ci sono problemi è vero ma la regione ha fatto la propria parte per le risorse. Manca un’interlocuzione per fare il punto sulle singole questioni».

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