Comune di Reggio, Brunetti balla da solo (Falcomatà è avvertito)

Lui, cento e passa giorni al Comune di Reggio, va in autonomia a vele spiegate. Parliamo ancora di Paolo Brunetti, sindaco facente funzioni. Lo ha sottolineato, rivendicando la sua autonomia in relazione a Giuseppe Falcomatà. Anzi ha ancora precisato che «chi si lancia in dichiarazioni particolari e strane potrebbe risponderne penalmente».

Dopo il terremoto dell’avvicendamento inatteso a novembre 2021, il sindaco facente funzioni sembra aver trovato la quadra. Lo abbiamo visto nell’ultimo consiglio comunale, scendere dal posto che Falcomatà ha sempre occupato dall’alto, rigorosamente seduto, e andare a discutere tra i banchi dell’opposizione. Sì, è anche vero che alla fine gli emendamenti proposti dalla minoranza sono stati bocciati e non inseriti nel documento su mobilità e infrastrutture, ma almeno Brunetti ci ha provato. Ha intessuto un dialogo. E ora sembra a suo agio nel nuovo ruolo.

In questi momenti delicati che vive la città dello Stretto (insieme alla Metrocity), affannosamente alla ricerca di una risalita dalle secche, è difficile pensare che, alla fine del periodo di sospensione di Falcomatà, gli equilibri possano tornare come prima e che Brunetti riprenda pacato il posto di assessore all’Ambiente, come alla vigilia della sentenza Miramare.

A dare qualche elemento in più sul futuro dell’attuale capo dell’esecutivo a Palazzo San Giorgio e sulla sua volontà di proseguire in un cammino autonomo potrebbero essere le deleghe, che sarebbero già pronte.
Il quadro è piuttosto chiaro con le rivendicazioni del Pd, dei Democratici progressisti e con Italia Viva. Ma il sindaco potrebbe invece tagliare la testa al toro e tenere per sé alcune deleghe, come la manutenzione stradale, ad esempio, delega complicata ma che rappresenta il primo impatto del cittadino con l’amministrazione comunale.

Nella buona e nella cattiva sorte, al momento Brunetti si prende onori e oneri: «Se c’è qualcosa che non va, la colpa è mia. Se qualcosa va bene, il merito è di noi che lavoriamo insieme, portando avanti il programma per cui siamo stati eletti».

Certo, il sindaco sospeso non può assolutamente entrare nel merito delle scelte amministrative. E sicuramente non lo ha mai fatto. Ma dopo tutta questa autonomia, Brunetti sarà pronto a rientrare nei ranghi? E Falcomatà, di tutta questa sbandierata autonomia, sarà contento?

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