Processo Miramare, la maggioranza in Comune diserta la Vigilanza

Ennesima puntata della telenova sulla mancata costituzione come parte civile del Comune di Reggio Calabria per il processo “Miramare”. Una vicenda approfondita nei mesi passati, anche con conferenza stampa di denuncia del presidente della Commissione controllo e vigilanza, Massimo Ripepi. Stamane la convocazione della commissione per la votazione sulla Relazione conclusiva, contenente i documenti e i contributi dichiarativi della dirigente dell’Avvocatura civica, si è risolta con un nulla di fatto perché, sul più bello, i consiglieri di maggioranza, uno a uno, hanno lasciato la riunione. Nessuna discussione nel merito perché è mancato il numero legale.

Come chiarisce Ripepi, «il documento finale sintetizza la situazione che abbiamo trovato, lo “scaricabarile” tra il sindaco Falcomatà che dà la responsabilità della mancata costituzione alla dirigente che invece la riporta al sindaco. Dal nostro punto di vista, sono entrambi responsabili. Si è concretizzato lo schema che ha caratterizzato finora l’amministrazione Falcomatà: nel momento in cui è richiesta responsabilità, scappano. Oggi avrebbero potuto approvare o bocciare il nostro documento o comunque produrne uno loro, perché le determinazioni rispetto all’argomento possono essere diverse. Non potranno scappare a lungo perché, prima o poi, il documento arriverà in consiglio».

E Carmelo Versace, l’unico componente della maggioranza rimasto in commissione, chiarisce invece i motivi della mancata violazione: «Gli atti non sono stati comunicati ai colleghi per tempo, quasi nessuno aveva avuto la possibilità di aprire il documento prima di votarlo. Era un documento di cui non eravamo a conoscenza. E inoltre ho fatto presente la comunicazione tardiva della convocazione, avvenuta solo alle 17.12 del giorno precedente, quando secondo regolamento non è stata fatta 48 ore prima, se non in caso di motivi urgenti chiariti dal presidente».

Per i consiglieri di minoranza, «al di là dei formalismi procedurali, il dato politico è impressionante, perché consegna all’opinione pubblica cittadina il fuggi fuggi generale di chi dovrebbe assumersi responsabilità nell’interesse generale e continua a rendersi funzionale al mantenimento di interessi di pochi».

Il centrodestra fa sapere che la relazione sarà consegnata a procuratore della Repubblica, ministro degli Interni, prefetto, presidente Anac, procuratore regionale della Corte dei conti, presidente della Corte dei conti della Calabria, «perché accertino responsabilità ed assumano solleciti e drastici provvedimenti». La prossima convocazione della commissione, per l’esame del documento, è prevista il 3 aprile.

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