Cittanova, il circolo del Pd contro la chiusura della filiale del Gruppo Bper Banca

Una petizione popolare per impedire la chiusura della filiale di Cittanova deliberata dal Gruppo BPER Banca entro il prossimo venerdì 20 maggio 2022. La sposa anche il Circolo Pd del centro pianigiano che, rendendosi interprete della forte e diffusa apprensione della comunità cittadina, testimoniata anche dalle centinaia di firme già apposte in calce ad una petizione popolare, esprime la propria indignazione e la forte preoccupazione circa la decisione che colpirà la nostra regione: dovranno essere chiuse 5 filiali sulle 62 esistenti, due delle quali nella provincia reggina, che conta 14 filiali.

«Si tratta di una decisione che colpisce in primo luogo i correntisti, privati cittadini, famiglie, titolari di attività commerciali come gli artigiani e le piccole imprese del commercio, della produzione e dei servizi, che – è scritto in una nota del circolo Pd cittanovese – si vedranno privati di uno storico punto di riferimento per le proprie operazioni finanziarie, con riflessi negativi sulle proprie attività. Infatti, dal prossimo 23 maggio, dovrebbero subire il trasferimento del proprio conto corrente presso un’altra filiale e percorrere decine di chilometri per recarsi presso l’Istituto di credito del Gruppo BPER più vicino, per poter effettuare le necessarie operazioni bancarie. La decisione, ad oggi assunta, provocherà certamente una ricaduta fortemente negativa anche sulla Banca BPER che rischierà di perdere la quasi totalità dei clienti attuali».

D’altra parte la filiale della Banca BPER di Cittanova – si ricorda nella nota – discende, originariamente, dalla Cassa di Risparmio di Calabria e di Lucania e, successivamente, da Banca Carime e Ubi Banca ed ha una storia che affonda le proprie radici ed ha la sua forza, fin dagli anni del dopo guerra, nel tessuto sociale ed economico e popolare della città, rappresentando una rilevante realtà economica con alcune migliaia di correntisti e diverse decine di milioni di euro di raccolta, oltre che servizio di tesoreria del Comune di Cittanova.

«Un piano industriale, ammesso che esista, non può essere punitivo in questi termini nei confronti di una comunità ubicata in un’area interna carica di difficoltà. Le esigenze di riorganizzazione aziendale e i mutamenti legati all’avvento delle nuove tecnologie, che modificano i rapporti fra cittadini e banche, non possono far venire meno un istituto di credito dal dovere di garantire sui territori quella presenza fondamentale di un servizio primario, del quale i cittadini non possono fare a meno».

Per questi motivi il circolo Pd di Cittanova sostiene con forza l’iniziativa portata avanti dal sindaco della città e condivide quanto da egli affermato nella lettera indirizzata alle Istituzioni, dove evidenzia che “Scelte come quelle effettuate dal Gruppo BPER lasciano spazio a processi tutt’altro che positivi per le nostre comunità. Ogni qualvolta un presidio sociale, economico, culturale chiude i battenti, indirettamente si contribuisce a rafforzare l’anti Stato e le sue becere e violente forme di dominio sul territorio. Comprese quelle di finto sostegno economico”.

Per tali ragioni i dem di Cittanova chiedono l’impegno di tutte le istituzioni, in particolare della Città Metropolitana, del Consiglio e della Giunta Regionale, nonché del Ministero del Tesoro e della Banca d’Italia, affinché facciano sentire la loro voce presso i vertici della Banca BPER.

«Il PD di Cittanova ha già investito della vicenda, i propri parlamentari e tutti i livelli del partito, perché venga prestata la massima attenzione alla vicenda e per chiedere – conclude la nota – una rivalutazione della decisione annunciata di chiusura da parte dei vertici della Banca BPER e salvaguardare così il mantenimento della filiale della Banca sul territorio».

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google