Nasce il Coordinamento politico per Reggio: «Siamo la vera opposizione»

Prima riunione del Coordinamento politico per Reggio città metropolitana, nella sede di Pro Italia della città dello Stretto. Partiti, associazioni e cittadini insieme per creare un’opposizione al di fuori del consiglio comunale. Un’aspra critica neo confronti non solo della maggioranza, ma anche dell’opposizione. Ospite dell’evento anche l’uscente consigliera comunale Filomena Iatì, per illustrare i chiarimenti sul bilancio comunale che riassume il debito complessivo «come la somma tra i 339 milioni di disavanzo registrati al 2020 (manca il dato del 2021, nds) ed il debito finanziario di circa 400 milioni di euro, che sommati fanno 740 milioni di debito complessivo. Nel predissesto erano 140 milioni – aggiunge la consigliera di Impegno e identità – dunque il debito è aumentato».

Giuseppe Puntillo, presidente di Pro Italia annuncia: «È una giornata storica poiché, su base nazionale, siamo riusciti a creare un Coordinamento politico di partiti nazionali, partendo da Reggio con un punto d’orgoglio per essere partiti da qui. Il battesimo viene parlando del bilancio comunale per dare trasparenza e fornire chiarimenti, per un balletto che è partito nel 2012 ed è continuato fino a ieri con l’ultima giornata. Stiamo facendo delle domande, saremo un’opposizione alternativa, non presente a palazzo San Giorgio al momento, ma saremo la vera opposizione, visto che quella esistente è vuota di contenuti, priva di conoscenza politica, troviamo una città nel degrado, specchio di una politica assente».

«Affrontiamo l’argomento bilancio – spiega Giuseppe Modafferi, coordinatore regionale di Ancora Italia – perchè secondo noi è la matrice di tutti i problemi che viviamo come cittadini, manca di manutenzione, ci sono problemi nella raccolta di rifiuti, il bilancio è la cartina di tornasole di come viene amministrato l’ente. Siamo partiti dall’analisi puntuale che ha fatto la Corte dei conti, ente super partes, che evidenzia aspetti critici. Ci meraviglia la mancanza di confronto politico su temi che ricadono su salute e vita dei cittadini. Cercheremo di capire l’entità del debito».

Per Giuseppe Minnella di Fiamma Tricolore: «Nel coordinamento ci sono cittadini, associazioni e partiti quali Fiamma, Ancora Italia e Pro Italia, poiché nasce da forze che su alcuni temi la pensano in modo diametralmente opposto, ma che si riuniscono per trattare alcuni temi importanti della città sui quali non c’è chiarezza da parte della maggioranza né opposizione da parte della minoranza. Uno di questi temi è quello del bilancio del Comune di Reggio Calabria che incide attivamente sulle condizioni di vita dei cittadini, diretta conseguenza di un bilancio disastrato al quale non si riesce a dare un ordine da dieci anni. La conferenza è solo una coincidenza che arrivi il giorno dopo l’ennesimo aiuto di Stato. Il punto è che la maggioranza politica guarda solo alla scadenza del suo mandato, ma non guarda ai giovani e al futuro della città di Reggio. C’è stato l’aiuto, ma è mancato il dibattito tra le forze politiche prima dell’approvazione, come ha denunciato la consigliera Iatì».

Anche Minnella lancia strali contro l’opposizione «È palese che in consiglio comunale è assente una seria opposizione, che non opera né nelle commissioni, nè nei consigli comunali che si svolgono a Reggio con cadenza trimestrale, in una città che ha tanti problemi e nessuna programmazione. Manca totalmente un’opposizione in consiglio».

Il debito del Comune

Accurata la relazione sul debito del Comune da parte del coordinamento che muove dalle parole della Corte dei Conti. «Questa amministrazione – si legge nella relazione del coordinamento – in carica ormai dall’autunno 2014 ha dimostrato non solo di non essere in grado a risanare il bilancio ma, come sancito dal documento della Corte dei Conti, lo ha peggiorato ancor di più aumentando l’indebitamento e mantenendo un atteggiamento ostile di totale menefreghismo ed ostruzionismo alle reiterate richieste di chiarimenti inviate dalla Corte all’ente che non hanno mai trovato risposta.

Tale amministrazione ha adottato nei confronti della città di Reggio Calabria un atteggiamento volto non al futuro delle giovani generazioni ma ad un orizzonte di tempo molto più limitato che guarda solo ed esclusivamente alla scadenza del proprio mandato elettorale.
La già richiamata relazione stessa della Corte dei Conti indica come “il deficit strutturale nel tempo paralizzi qualsiasi progetto di risanamento, in tal modo entrando in collisione sia con il principio di equità intragenerazionale che inter generazionale. Di fronte all’impossibilità di risanare strutturalmente l’ente, la procedura di predissesto, non può essere procrastinata in modo irragionevole, dovendosi porre una cesura con il passato, così da consentire ai nuovi amministratori di svolgere il loro mandato senza gravose eredità”.

I risultati di questo modo di dis-amministrare sono oggi sotto gli occhi di tutti: a fronte di una città in declino, sporca, con strade piene di buche, senza alcuna opera pubblica di rilievo, senza alcuna programmazione del futuro, dopo 8 anni in cui si sarebbe dovuto avviare un piano di riequilibrio finanziario ci si ritrova invece con una mole debitoria cresciuta a dismisura in quanto incapaci di far fronte alla spesa corrente.

Tutto ciò accade nonostante i finanziamenti di svariate centinaia di milioni di euro ricevuti da governi amici nel corso di questi anni e che al di là dei toni propagandistici e dei successi sbandierati da codesta amministrazione non hanno portato alcun risultato evidente agli occhi dei cittadini e delle loro tasche se non quello di permettere a questi distruttori di portare a compimento temporale il proprio mandato senza peraltro risolvere alcuna delle criticità di gestione del comune che ne causano anno per anno un disavanzo notevole che si aggiunge a quello esistente.

Una simile situazione è invece ignorata dagli amministratori di palazzo San Giorgio nonostante sempre la Corte dei Conti nel medesimo documento indichi che “in presenza di situazioni di incapacità finanziaria, per il consiglio comunale, cui compete il controllo politico sull’operato della giunta e la tutela complessiva dell’equilibrio finanziario dell’ente, corre l’obbligo di valutare l’opportunità di dichiarare il dissesto, onde porre fine ad una gestione che, trascinandosi debiti insoluti risalenti nel tempo, si trovi nella condizione di non poter sostenere la spesa corrente ed assicurare i servizi indispensabili per i cittadini… Oggi esiste una oggettiva difficoltà del Comune a garantire i servizi essenziali”».

In conclusione, «Vogliamo sollecitare opinione pubblica e forze politiche all’avvio di un dibattito che faccia finalmente chiarezza sui conti economici della città senza toni propagandistici e che fornisca le opportune delucidazioni sulle cause di una situazione economica che, da quello che presentano le carte, appare ogni giorno più insostenibile costringendo così amministrazione e assessorato al bilancio a sollevare, finalmente, il velo di omertà che hanno fatto calare sul bilancio della città di Reggio Calabria».

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