venerdì,Aprile 26 2024

Carenza di personale al Punto di primo intervento di Palmi, il sindaco scrive al commissario dell’Asp

Ranuccio ha chiesto un incontro per aprire un dialogo e un confronto al fine di trovare soluzioni adeguate

Carenza di personale al Punto di primo intervento di Palmi, il sindaco scrive al commissario dell’Asp

La sanità al centro dell’agenda politica del riconfermato sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio. E così, proprio ieri mattina, il primo cittadino ha scritto al commissario straordinario dell’Asp di Reggio Calabria Lucia Di Furia, per denunciare la grave situazione in cui versa il Punto di primo intervento, che si ritrova spesso sguarnito di personale medico, e più in generale per evidenziare quelle che sono le esigenze della comunità.

«Con un occhio sempre vigile sull’iter per la costruzione del Nuovo Ospedale della Piana – ha raccontato Ranuccio – ho ritenuto di dover porre l’attenzione sull’assistenza sanitaria territoriale. Come ogni estate, Palmi si prepara ad accogliere migliaia di persone: concittadini che rientrano dal nord, ospiti provenienti dai comuni della Piana, turisti. Ora più che mai sono necessari degli interventi immediati, come ad esempio il rafforzamento del Suem 118, ed è nostro dovere sederci ad un tavolo, ciascuno per la sua parte, per dare risposte concrete al territorio. Per questo motivo ho chiesto alla commissaria un incontro urgente».

Nella missiva infatti, il sindaco spiega al commissario che mentre si aspetta la realizzazione del Nuovo ospedale è necessario che «gli Enti territoriali, la stessa Asp e la Regione, si muovano all’unisono per segnare un deciso cambio di passo. Occorre riparare alla scelta scellerata di chiudere gli ospedali in attesa della nuova struttura, rafforzando una sanità territoriale per troppo tempo desertificata. Da anni i miei concittadini sentono parlare di Case della salute e Ospedali di comunità, ma si confrontano poi con un Punto di primo intervento part time, spesso sguarnito del personale medico e con un Suem 118 non ancora a pieno regime, con liste di attese interminabili e con strutture, quali quelle di Polistena e Gioia Tauro, allo stremo delle forze».

Detto questo, Ranuccio conclude la lettera dicendosi sicuro che «tutti insieme, ciascuno con i propri compiti, si possa lavorare in piena sinergia per affrontare le esigenze più stringenti, per costruire nel medio e nel lungo periodo, una sanità più degna ed efficiente», chiedendo così un incontro urgente, al fine di aprire «un dialogo costante, costruttivo e proficuo».

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