Polistena, Fratelli d’Italia ricorda le vittime della strage alla Banca popolare avvenuta il 5 luglio 1971

Come di consueto, anche quest’anno nel cinquantunesimo anniversario della strage perpetrata il 5 luglio 1971 ai danni degli inermi impiegati della Banca Popolare di Polistena, il circolo polistenese di Fratelli d’Italia ha inteso ricordare quegli avvenimenti e soprattutto le vittime di quell’infame momento di violenza, Pasquale Valensise, Francesco Iemma, Francesco Scarano e Giovanni Garcea, deponendo una corona di fiori sulla lapide che ricorda quella strage.

All’omaggio alle vittime hanno partecipato iscritti, anche dei paesi viciniori, simpatizzanti e appartenenti alla neo-costituita Associazione “Uniti per Polistena” capeggiati dal presidente Alfredo De Pasquale. «Continueremo ad onorare questi martiri ed a trasmettere alle future generazioni il loro esempio di abnegazione declinata fino all’estremo sacrificio nella convinzione che queste fulgide figure rappresentino l’intera comunità polistenese onesta, lavoratrice e solidale.

Ci rammarica però notare l’assenza delle istituzioni comunali che, impegnate in altre manifestazioni sulle stragi ancora auspicabilmente non avvenute, hanno dimenticato quella che purtroppo è avvenuta più di mezzo secolo fa e che ha segnato indelebilmente la nostra cittadina. Niente invece abbiamo da aggiungere sui comitati “spontanei” che così come spontaneamente sono nati altrettanto spontaneamente si sono dissolti».

Pisano: «Per l’Amministrazione comunale c’è strage e strage»

«Nei giorni scorsi chi si è trovato ad aprire la pagina web del Comune di Polistena ha visto la locandina della manifestazione svoltasi a Milano con lo slogan “Mai più stragi”. E’ davvero singolare che chi aderisce a queste manifestazioni poi non ricordi sulla stessa pagina istituzionale un crimine efferato come quello che si è consumato il 5 luglio 1971. La strage di Polistena, la carneficina della Banca Popolare non trova un momento di cordoglio sul sito del Comune di Polistena. Poco importa la tessera di partito che quegli uomini avevano in tasca, quel giorno persero la vita padri, mariti, figli, fratelli». È quanto afferma il consigliere comunale di minoranza Francesco Pisano.

«Persero la vita quattro uomini per mano criminale – continua Pisano -. Una pagina nera per la comunità polistenese ma ancor di più per le famiglie delle vittime. Tutto questo, a quanto pare, non merita l’attenzione dell’Amministrazione comunale. A quanto pare c’è strage e strage… dipende dalle tessere di partito che hanno in tasca le vittime. Che brutta figura. Quel giorno dovrebbe essere ricordato sempre per fare emergere la reazione della brava gente alla prevaricazione mafiosa e criminale e per affermare ancora più forte “Mai più stragi”… non come slogan di qualcuno ma come sentimento profondo dei cittadini che non abbassano la testa».

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