lunedì,Giugno 17 2024

Mancuso: «Tolleranza zero per chi mette a rischio il nostro patrimonio ambientale»

Il presidente del Consiglio regionale conferma la volontà di voler tutelare «la trasparenza del nostro mare, una delle fondamentali risorse naturali su cui la Calabria conta per promuovere sviluppo sostenibile»

Mancuso: «Tolleranza zero per chi mette a rischio il nostro patrimonio ambientale»

«Verso chi mette a rischio l’ambiente e la trasparenza del nostro mare,  una delle fondamentali risorse naturali su cui la Calabria conta per promuovere sviluppo sostenibile, non si può che opporre una sola parola d’ordine: tolleranza è zero. Sia in termini preventivi che repressivi. La Calabria che guarda con fiducia al futuro, non può che affrancarsi, individuandoli e sanzionandoli, da comportamenti e metodi che antepongono interessi particolari e illeciti al bene comune».

Lo dice il presidente del Consiglio regionale Filippo Mancuso, che aggiunge: «Vista l’importanza della posta gioco, e dopo decenni di distrazioni e sciatteria, il messaggio, sul presupposto che tutti, nessuno escluso, siamo chiamati a fare la nostra parte, non può che essere inequivocabilmente rigoroso. In tal senso, è apprezzabile sia la complessa strategia contro l’inquinamento ambientale messa in atto nei mesi scorsi dai Carabinieri della Calabria, che l’azione, forte e determinata, sulle problematiche annose della depurazione, innescata dalla Regione e dagli  altri livelli istituzionali, Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, Procure della Repubblica, Prefetti».

Per il Presidente dell’Assemblea legislativa regionale: “Si parte dall’amara constatazione che i rischi per il nostro mare derivano dai depuratori inefficienti, dai molti  scarichi abusivi, dai torrenti fuori controllo e da altre cause, note quanto mai risolutamente fronteggiare, che debbono vedere anche i Comuni, avamposti indispensabili di ogni progettualità di rinnovamento, e ogni rappresentanza della società civile,  in prima linea contro i fenomeni d’inquinamento e contro tutti coloro che continuano a smaltire illecitamente, fregandosene dei danni enormi che provocano al nostro patrimonio ambientale”.

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