domenica,Maggio 19 2024

Patto per Reggio, l’ex consigliera Iatì: «Sono cifre non possono andare nel bilancio»

La situazione, considerata la crisi di governo, potrebbe subire una brusca virata. E cosa succederà alle somme a bilancio se non dovesse esserci la firma?

Patto per Reggio, l’ex consigliera Iatì: «Sono cifre non possono andare nel bilancio»

«Apprendo dalla stampa che in sede di commissione consiliare bilancio il dirigente del settore finanze Consiglio e l’assessore Calabrò hanno affermato che, nonostante ad oggi non vi sia stata alcuna sottoscrizione dell’accordo già approvato in consiglio comunale nel mese di aprile, le somme del Patto per Reggio sono state inserite nel bilancio di previsione sulla base del solo decreto interministeriale di ripartizione del 6 aprile 2022». Non molla Filomena Iatì, già consigliera comunale di Impegno e identità, in sostituzione di Angela Marcianò.

Vi abbiamo raccontato della seduta di commissione Bilancio in cui è stata riproposta la questione dell’iscrizione nel documento contabile delle cifre di un patto per Reggio che al momento non ha visto l’apposizione della firma.

«Durante la mia esperienza di consigliere comunale ho più volte “denunziato” la particolare interpretazione della normativa di riferimento che questa maggioranza ha applicato nell’amministrazione della città. Ma questa volta sono rimasta basita leggendo l’art. 179 del TUEL!

Il comma 1 prevede infatti che: “L’accertamento costituisce la prima fase di gestione dell’entrata mediante la quale, sulla base di idonea documentazione, viene verificata la ragione del credito e la sussistenza di un idoneo titolo giuridico, individuato il debitore, quantificata la somma da incassare, nonché fissata la relativa scadenza”. Il comma 2 lettera c bis del predetto articolo stabilisce che l’accertamento avviene “per le entrate derivanti da trasferimenti e contributi da altre amministrazioni pubbliche a seguito della comunicazione dei dati identificativi dell’atto amministrativo di impegno dell’amministrazione erogante relativo al contributo o al finanziamento”.

Il contributo previsto dall’art. 567 comma 1 della legge 234/2021, già inserito in bilancio, è stato solo quantificato dal decreto di riparto ma necessita di un titolo giuridico per divenire effettivo, come peraltro evidenzia lo stesso decreto, titolo che è rappresentato dalla sottoscrizione dell’accordo tra il Presidente del Consiglio e il sindaco!

A questo punto sorge un dubbio, forse, senza la contabilizzazione di questo contributo sarebbe stato difficile far “quadrare” il bilancio di previsione 2022 e il bilancio pluriennale 2022/2024?!

Sicuramente sarà una mia carenza ma questa volta non capisco se siamo di fronte ad amministratori che danno luogo ad interpretazioni proprie, addirittura anche quando si tratta di un atto fondamentale come il bilancio di previsione, o si tratta di un caso di lungimiranza politica!

Prima dell’approvazione da parte del consiglio comunale interverrà la tanto agognata sottoscrizione dell’accordo che “giustificherà” ancora una volta l’operato di questa amministrazione? Esempio illuminante della pianificazione strategica delle aspettative! Qualche giorno ancora di attesa e il dubbio sarà svelato».

La situazione, considerata la crisi di governo delle ultime ore, potrebbe subire una brusca virata. E cosa succederà alle somme a bilancio se non dovesse esserci la firma?

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