domenica,Aprile 28 2024

Bronzi di Riace, Princi: «Grazie a loro veicoliamo l’immagine di una Calabria moderna»

Anche il Consiglio regionale ha voluto dedicare un incontro ai due guerrieri bronzei nel cinquantesimo anniversario del ritrovamento

Bronzi di Riace, Princi: «Grazie a loro veicoliamo l’immagine di una Calabria moderna»

“Cinquant’anni…e molto di più. Valorizziamo il patrimonio culturale calabrese”. Si parla di Bronzi di Riace stamattina a palazzo Campanella nel corso dell’appuntamento che il Consiglio regionale ha voluto dedicare alle due statue, nell’aula Francesco Fortugno, in occasione delle celebrazioni del cinquantesimo anniversario del ritrovamento. All’appello hanno risposto numerosi i sindaci delle località calabresi.


Il presidente Mancuso ha ricordato che i due guerrieri hanno soggiornato per il restauro proprio in consiglio regionale e ha evidenziato: «È vero che i bronzi furono ritrovati nel mare di Riace, ma essi recano tracce di antiche e remote civiltà che hanno influenzato la storia occidentale di cui la Calabria è stata protagonista e parte. Auspico che questa ricorrenza produca, com’è già avvenuto, una sinergia efficace fra istituzioni calabresi e nazionali, intanto per colmare la carenza di personale del Museo, riconosciuto tra gli istituti museali archeologici più prestigiosi d’Italia, che sta rendendo difficile la normale gestione e programmazione delle sue varie attività. È inoltre, assodato che la nostra sia una terra dalla storie plurimillenaria, riteniamo che il suo prestigioso patrimonio di cultura e natura, tra i più interessanti e belli al mondo, debba essere pienamente salvaguardato e messo a valore, per produrre sviluppo e nuova occupazione. La nostra regione ha innumerevoli beni culturali e ambientali che la rendono unica e originale, per radici culturali e affascinanti mete naturalistiche, ma deve migliorare assolutamente la qualità nell’erogazione dei servizi basilari, dai trasporti a tutta la filiera dell’accoglienza, spesso viziati da distrazioni, incuria e pressappochismo ingiustificabili, che non aiutano a migliorare l’offerta e la stessa reputazione della Calabria in Italia e nel mondo».


La vicepresidente Giuseppina Princi ha chiarito: «Per noi è la celebrazione di un anno particolare, ma vuole rappresentare un’occasione di riscatto per la città di Reggio e per la terra di Riace rimasti nell’oblio per 50 anni. Per tanti anni non è mai fatto nulla. Quest’anno c’è l’impegno della Regione. L’obiettivo è veicolare, attraverso i Bronzi, l’immagine di una Calabria moderna che si vuole allontanare dagli stereotipi del passato».


«I Bronzi sono tra le opere più antiche. Il museo è riuscito a crescere, arrivando nel 2019, prima della pandemia, a contare 227mila presenze, metà di tutti i musei calabresi. Con le istituzioni lavoriamo per circondare i Bronzi con la Calabria. E tutti hanno risposto a partire dal sindaco di Riace Trifoli» ha aggiunto il direttore del Museo della Magna Graecia, Carmelo Malacrino.
A seguire un video sul ritrovamento delle due statue, con la storia di quei giorni emozionanti raccontata dallo stesso Malacrino.

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