Villa San Giovanni, centrodestra deluso: «Maggioranza arrogante e mai coivolgente»

«Atteggiamento arrogante e mai coinvolgente». È l’accusa che la minoranza di Palazzo San Giovanni rivolge al sindaco Giusy Caminiti e alla sua maggioranza che starebbe mettendo in atto un comportamento «nettamente opposto rispetto alle “belle parole” usate nelle Piazze ed in ogni dove si trovava a fare campagna elettorale».

A denunciarlo in una nota, i consiglieri Marco Santoro, Filippo Lucisano, Daniele Siclari, Stefania Calderone e Domenico De Marco, secondo i quali tanto sia nella gestione ordinaria che nell’attività di programmazione, il primo cittadino non intende avviare un percorso di collaborazione ed una strategia comune che possa rafforzare la posizione dell’intero consiglio comunale.

L’ultimo episodio, si legge nella nota, è la recente riunione tra il sindaco Caminiti e i referenti dell’Autorità portuale e con il Presidente pro-tempore Mega «e non per la prima volta, ma addirittura per la seconda volta, dove, se si esclude l’invito rivolto all’ufficio di presidenza, ove prende parte anche il Consigliere Lucisano per la minoranza, l’intenzione del Sindaco è stata ancora una volta quella di escludere tutti gli altri componenti della minoranza, mentre la maggioranza partecipava per intero all’importantissima riunione».

Un invito «all’ultimo minuto e probabilmente forzato», sostiene la minoranza, anche in considerazione della richiesta di Convocazione del consiglio presentata dall’intera minoranza avente ad oggetto proprio questi importanti temi discussi alla presenza del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto ing. Mega e quindi lo sviluppo dell’area portuale e di tutte le infrastrutture da realizzare nel nostro territorio.

Un atteggiamento che il centrodestra rivede anche in occasione dell’appuntamento di oggi, 2 agosto, con Rfi, per il quale viene annunciata la diserzione: «Appare assolutamente scorretto, per non dire arrogante, il comportamento della maggioranza consiliare al quale questa minoranza aveva dato una notevole apertura di credito politico e istituzionale con la votazione anche da parte nostra del Presidente del Consiglio che, anche con riferimento alla stesura dell’ordine del giorno del prossimo consiglio previsto per giorno 5 c.m. ha tenuto lo stesso comportamento della maggioranza a guida Caminiti, inserendo il punto all’ordine del giorno solo come ultimo punto, senza considerare la valenza dello stesso e la necessità che lo stesso venga discusso quale punto prioritario e non a conclusione dei lavori consiliari».

Insomma la minoranza di Palazzo San Giovanni si sente «delusa e sfiduciata»: «Un atteggiamento assolutamente non rispondente alle esigenze del territorio che, su temi così importanti ha sempre visto, anche in passato la condivisione delle forze di minoranza consiliare. Basti pensare l’istituzione della Commissione Ponte e piano strategico con la presenza di tutte le forze di minoranza durante la legislatura La Valle e l’approvazione all’unanimità della prima versione del progetto di riqualificazione del lungomare Cittadino, con una presenza importante e qualificata dell’intera minoranza consiliare durante l’Amministrazione Messina». Tutto superato e dimenticato? Si chiede il centrodestra che parla di «grave errore istituzionale».

«Ci auguriamo che tutto ciò sia solo frutto di un primo periodo di rodaggio della neo amministrazione e che in futuro simili comportamenti non vengano oltremodo perpetrati, altrimenti  – continuano i consiglieri -saremo costretti a rivolgerci alle istituzioni superiori affinché i diritti della minoranza consiliare e dei cittadini che essi rappresentano vengano realmente tutelati in modo concreto ed obiettivo all’interno della massima assise comunale ed in tal senso l’invito è rivolto non solo al Sindaco Caminiti ma anche alla Presidente del Consiglio Trecroci affinché – conclude la nota – sia realmente super partes e non sia la Presidente solo della maggioranza ma dell’intero consiglio comunale».

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