Reggio, Salvini rilancia il Ponte e le energie alternative: «Un patto per aiutare famiglie e imprese»

«Sto girando la Calabria in lungo e in largo c’è voglia di lavoro, di infrastrutture, c’è fame di merito. La Calabria non ha bisogno di aiutini, pacche sulle spalle o raccomandazioni».

Si presenta così Matteo Salvini a Reggio Calabria, in quella che è una colazione allargata a militanti e simpatizzanti della Lega accorsi in riva allo Stretto per salutare il Capitano in partenza per la Sicilia, dove continuerà il suo tour elettorale.

E non a caso, il tema dell’attraversamento stabile rimane in cima ai suoi pensieri: «Fra i nostri impegni – dice Salvini – c’è quello che entro qualche anno non si debbano più perdere due ore per passare dalla Calabria alla Sicilia e dalla Sicilia alla Calabria. Il Ponte sullo Stretto di Messina è assolutamente una necessità per unire l’Italia all’Europa non per unire Messina a Reggio. Oltretutto abbiamo anche il vantaggio che l’Europa lo pagherebbe più della metà dei costi. Una volta tanto che a Bruxelles ci danno una mano, cogliamola questa possibilità».

Ma infrastrutture sono per il leader del Carroccio «le strade, le Ferrovie e anche la connessione internet, perché non puoi lavorare, non puoi fare impresa non puoi parlare di telemedicina quando in mezza regione non hai la connessione a Internet e al resto del mondo. Quindi il lavoro e lo sviluppo delle Infrastrutture. E poi rispetto».

Matteo Salvini riprende da qui la vicenda dell’annuncio di Roberto Occhiuto del ricorso ai medici cubani per aiutare i nostri ospedali in difficoltà, rilanciato in maniera discutibile dal “The Times”. Il leader della Lega chiede rispetto per la nostra regione: «Al Times dice che la Calabria è la capitale Mondiale della mafia dico: sciacquatevi la bocca prima di parlare della Calabria e dei calabresi in questa maniera, perché la Calabria è gente perbene che reagisce e che resiste, che alza la testa. Ci sono ‘ndranghetisti in Calabria, come ad Aosta e in altre parti, bisogna inseguirli e portargli via anche le mutande. Vanno combattuti. Onore agli imprenditori che resistono e ai giovani che non scappano».

Ma la vicenda dei medici cubani serve a Salvini anche per rilanciare un tema che è al centro del dibattito nazionale: «Anche in Lombardia mancano i medici, anche in Puglia mancano i medici. Qual è la proposta della Lega? Allargare la possibilità per i nostri ragazzi di fare medicina e togliere il numero chiuso che blocca l’accesso alla facoltà di Medicina, come in Francia. Tra Italia e Francia c’è rivalità calcistica, culinaria, enogastronomica – secondo me i vini italiani sono migliori dei vini francesi dice – però se in Francia fanno qualcosa che funziona perché non copiare? In Francia al primo anno di medicina possono accedere tutti. La selezione si farà negli anni successivi».

Ma il tema dei temi di queste settimane rimane per il leader leghista come aiutare le famiglie e le imprese a pagare le bollette della luce e del gas, al netto delle posizioni leghiste che vogliono l’uscita dalla crisi energetica rilanciando i rigassificatori, i termovalorizzatori e il nucleare: «La proposta della Lega a tutto il resto della politica italiana è che almeno su questo tema dobbiamo metterci d’accordo. Almeno su questo firmiamo una proposta comune. In Francia dal primo gennaio di quest’anno c’è un tetto massimo. Le bollette non possono aumentare più del 4% perché i soldi che mancano glieli mette lo stato. Allora copiamo il modello francese: le bollette di luce e gas in Italia per famiglie aziende negozi non possono raddoppiare triplicare. Se la politica vuole continuare a essere seria su questo ci vuole l’accordo di tutti. Un intervento urgente un intervento di guerra, perché siamo in guerra contro il covid e perché c’è una guerra in corso. In tempi di guerra occorrono soluzioni veloci, abili e concrete. Quindi la proposta della Lega a tutta la politica italiana a Letta, a Conte, dividiamoci su altro perché su altro io la penso diversamente dalla sinistra. Loro dicono che servono più immigrati, io dico che bisogna controllare chi entra in Italia perché non possiamo permetterci decine di migliaia di arrivi abusivi e clandestini, perché non ce la facciamo più. La sinistra vuole una tassa patrimoniale sui risparmi, noi proponiamo la Flat Tax al 15% non solo per le partite Iva ma anche per le famiglie, i lavoratori i dipendenti e i pensionati. Penso questo, abbiamo idee diverse però la bolletta della luce e del gas non è di destra o di sinistra. In Francia lo Stato ci mette i soldi necessari, tra i 20 e i 38 miliardi di euro, per bloccare gli aumenti delle tariffe, lo possiamo fare anche noi. Quindi convochiamoci subito in Parlamento, e subito il Consiglio dei ministri per il governo in carica e, dalla Lega al PD ai 5 Stelle, firmiamo un impegno per aiutare famiglie e imprese subito con soldi veri. Chi dice di no non aiuta l’Italia che perde tempo a polemizzare e litigare non aiuta l’Italia. Una volta risolto il problema bollette luce e gas parliamo di tutto il resto».

«Su Reggio facciamo autocritica, sbagliando s’impara»

«Spero che si torni a votare in maniera libera e trasparente a Reggio Calabria. Non solo a Reggio, ci sono stati brogli elettorali in tanti comuni italiani, tra qualche giorno si torna a votare a Latina». Salvini, rispondendo a una domanda sull’inchiesta per i presunti brogli verificatisi in occasione delle ultime elezioni comunali nella città dello Stretto ha preferito glissare.

«Reggio – ha aggiunto – è straordinaria, merita di più e come centrodestra facciamo autocratica, anche io personalmente, per non averle dedicato negli ultimi anni, probabilmente, tutta l’attenzione che avrebbe meritato. Però sbagliando si impara. E noi siamo pronti, e spero che la giustizia faccia il suo corso».

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