Mosorrofa, comitato a muso duro contro le istituzioni: «Presi in giro, pronti a riconsegnare le tessere elettorali»

La Delegazione dei Cittadini di Mosorrofa composta da Pasquale Andidero, Presidente del Comitato di Quartiere Mosorrofa, Giuseppe Nicolò, imprenditore, membro e Paolo Cotrupi, universitario, Segretario e Amministratore del Comitato, don Domenico Labella, parroco della parrocchia San Demetrio a Mosorrofa, dott. Antonino Pellicanò, medico di medicina generale della frazione Mosorrofa, Demetrio Sorgonà, Redattore Capo dell’Eco di Mosorrofa, giornale parrocchiale, ing. Suraci Domenico, esperto di progettazione, rappresentanti l’intera comunità mosorrofana ha chiesto un appuntamento a S.E. Prefetto di RC Massimo Mariani e contemporaneamente chiarimenti al Sindaco f.f. del Comune di RC Paolo Brunetti riguardo a quanto concordato nell’incontro che si è tenuto in prefettura a giugno.

In quell’incontro erano state manifestate le tante problematiche irrisolte che avevano costretto la popolazione mosorrofana a scendere in piazza. Spazi per bambini, ragazzi, giovani, adulti e anziani inesistenti; situazione risistemazione ex campo sportivo e progettualità in località Bufano; strada San Sperato Mosorrofa che necessita di una totale risistemazione a rischio della vita di chi quotidianamente la percorre, buche, lavori interrotti, guardrail, asfaltatura totale; acqua che, alle soglie di un’altra estate, fa rivivere le paure per le tragedie degli anni passati; discarica e spazzatura; cimitero. In quell’occasione il sindaco f.f. Brunetti si èimpegnato, indicando alcune prospettive soprattutto riguardanti la strada, nell’immediato (aveva indicato circa in una decina di giorni) tappare le buche e cercare di risolvere il contenzioso che blocca i lavori in contrada Placa, per l’acqua, aveva assicurato che a breve si sarebbero conclusi i lavori per il nuovo allaccio, per il campo sportivo o centro polifunzionale indicava un nuovo progetto nell’ex campo in zona cimitero.

Negli interventi la delegazione si era soffermata su quest’ultimo punto, prima non comprendendo come un progetto che andava bene due anni prima a Bufano ora non si poteva più realizzare per problemi idrogeologici e chiedeva di poter visualizzare la relazione del geologo, facendo presente che era stata presentata una richiesta di accesso agli atti che ancora non ha avuto risposta, e in seconda istanza chiedeva di poter intervenire sulla progettazione in corso perché temeva la realizzazione, caso mai ci fosse stata, di opere non consone alle esigenze del territorio. L’incontro si chiuse col l’invito del Prefetto a rivedersi tra due mesi per valutare lo stato di avanzamento delle realizzazioni. Abbiamo chiesto quindi questo appuntamento e questi chiarimenti perché la gente per strada ci chiede cosa è scaturito da quell’incontro e noi vorremmo dare notizie certe e non nostre impressioni, che per altro non sono per niente positive.

Ad oggi 8 settembre abbiamo ricevuto dalla Prefettura una telefonata il 12 agosto che ci assicurava un appuntamento tra il 22 e il 26 agosto, totalmente disatteso nonostante le nostre sollecitazioni con PEC il 23 agosto e con tentativi di telefonate sempre andate a vuoto. Dalla parte del Comune nemmeno un cenno di risposta. La popolazione di Mosorrofa è pronta a scendere di nuovo in piazza, ci sta sollecitando, perché si sente presa in giro, sia dalle opere non realizzate e che non vede nemmeno all’orizzonte ma anche, e ancor di più, dalla mancanza diattenzione e di rispetto di Sindaco e Prefetto che con il loro silenzio e la loro ritrosia al dialogo fanno presagire tristi notizie. La civile e responsabile popolazione mosorrofana ha deciso che alle prossime elezioni nazionali si deve poter votare ma subito dopo, ragionevolmente i primi di ottobre, si cominceranno a raccogliere le schede elettorali che verranno in seguito consegnate al Prefetto. La raccolta delle schede elettorali sarà solo il primo passo di un percorso di lotta che si preannuncia abbastanza duro.

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