Platì, la maggioranza compatta su Sergi: chiesto un parere legale sulla sua incandidabilità

Il consiglio comunale di Platì ha approvato a maggioranza nei giorni scorsi la richiesta di acquisire un parere legale sulla problematica e la richiesta di accesso agli atti e di ogni altra documentazione utile a chiarire l’iter motivazionale utilizzato dalla Cassazione sull’incandidabilità del sindaco Rosario Sergi. Secondo i giudici supremi il primo cittadino, eletto una prima volta nel 2016 e la cui amministrazione venne sciolta per infiltrazioni mafiose, non poteva essere candidato alle successive elezioni regionali, comunali e provinciali, come da relazione della Prefettura di Reggio.  Sergi era stato riconfermato sulla poltrona di primo cittadino con il 78,12% dei consensi alle elezioni comunali nell’ottobre 2020.

Nel corso del suo intervento in aula Sergi ha sottolineato di non aver mai subìto una condanna, mentre i fatti che hanno portato alla decisione della Cassazione riguardano una vicenda collegata con le dimissioni della maggioranza dei consiglieri della precedente consiliatura, avvenute nel 2018, e solo dopo alcuni mesi dall’insediamento della commissione si è attivato il procedimento per asserite infiltrazioni mafiose. Il primo cittadino ha evidenziato inoltre l’insussistenza di collegamenti tra il suo caso e la legge Severino o altre norme secondo le quali sarebbe decaduto.

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