«Il Congresso del circolo Pd di Villa San Giovanni è rinviato per lutto». La funerea comunicazione, solo vagamente polemica, è affissa nella porta d’ingresso dell’immobile che ospita la sede cittadina del Partito democratico, proprio sotto il simbolo. A un distratto osservatore la cornice da manifesto mortuario fa pensare al peggio, ma poi, per fortuna, ci si accorge che si tratta di una sarcastica trovata per comunicare ai militanti, e non, che «il decesso è stato causato da falsità, opportunismo e ipocrisia».
Per chi volesse, i funerali si svolgeranno giorno 5 dicembre. Al di là del macabro sarcasmo, è chiaro a tutti che a Villa non si possa parlare di clima disteso. Ma questo ormai da tempo anche se l’apice dello scontro si è registrato in concomitanza con le elezioni comunali, quando il Pd alla fine rinunciò a presentare un candidato e una lista sostenendo la corsa di Giusy Caminiti.
Il congresso di circolo era previsto per questa sera, insieme a quello di Caulonia. In questi giorni, è partita la comunicazione del rinvio a domenica 4 dicembre, quando si svolgerà anche quello di Locri già in agenda. Di certo c’è che le motivazioni vanno ricercate più che altro nel tentativo che si sta portando avanti di provare, in vista del Congresso nazionale, a esprimersi con una voce sola. Evidentemente non tutti condividono i desiderata dei vertici del Partito. Tanto da farlo morire, in attesa che qualcuno lo resusciti.