Villa San Giovanni, Momento civico bacchetta l’amministrazione: «Avviare confronto largo»

«Parlare di “disguido tecnico” in merito alla delibera per la progettazione del porto turistico e delle aree circostanti, può andare bene a certa stampa ed a certa politica ma non a chi, come noi, si pone delle domande e legge attentamente i fatti e gli atti: a cominciare dalla convocazione urgente della Giunta, di sabato, per finire ad importanti informazioni che si traggono dal combinato disposto della Delibera e degli atti pubblicati».

Non usa giri di parole il sodalizio “Momento civico” che critica l’amministrazione comunale per «ritardi ed errori tecnici messi in risalto anche dal Consiglio dell’Ordine degli architetti» che aveva pure contestato alcuni passaggi del bando.

«Tuttavia – si legge in una nota – comprendiamo, senza giustificare, le ragioni che hanno indotto la Giunta Comunale a tentare di nascondere discrasie, errori e omissioni commessi da qualche funzionario o dirigente nell’iter procedurale che avrebbe dovuto portare al Concorso di Idee ed il rischio di mandare nel nulla il finanziamento del Mims, ma questo non può significare soprassedere su un fatto gravissimo che determina, oltre ad un danno d’immagine per l’Ente, anche la preclusione ad ottenere più idee progettuali, più scenari, più ipotesi».

Per Momento civico occorre che sia avviato un confronto largo dentro la città, anche perché, dicono, «non si può imporre una scelta per la città».

«La questione, poi, ancora aperta e ancora tutta da giocare dell’Autorità di Sistema Portuale dello Stretto sull’ipotesi del Documento di Programmazione Strategica di Sistema – si legge ancora nella nota – pone degli ulteriori ed enormi interrogativi, ma anche un vuoto di potere dentro il quale entrano, anche solo fittiziamente, Enti che non hanno alcuna competenza».

Sul fronte dei porti, su quello ferroviario e dell’attraversamento in genere, per Momento civico, la città si gioca la partita per la vita, soprattutto per le generazioni future. «E le decisioni non possono essere frutto di provvedimenti affrettati del momento o dettate da un contesto emergenziale: la vera emergenza, per tutti, riguarda il fatto che nell’ultimo decennio la città ha perso quasi mille abitanti ed ogni anno c’è una emigrazione che sta falcidiando i nostri giovani». Insomma nel ginepraio di lamentele, per Momento civico, l’Amministrazione Comunale «deve farsi carico di questo e se anche su questi temi certamente avesse un’idea chiara, che però non è emersa dal programma amministrativo, deve porsi seriamente una domanda sul modello di democrazia e partecipazione cui intende ispirarsi, perché imporre una scelta di sistema o di più sistemi, senza avere aperto un dialogo ed un confronto, significa adottare un modello dittatoriale che nulla ha a che fare con la partecipazione e la condivisione».

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