CHE ARIA TIRA A PALAZZO S. GIORGIO – Comune di Reggio: i gettoni lievitano… e Minicuci dà tutto in beneficenza

Silente va avanti la politica a palazzo San Giorgio. Il sindaco Giuseppe Falcomatà non solo continua a essere sospeso dopo la vicenda Miramare, ma rischia un altro processo per la mancata costituzione del Comune proprio nel processo che ha segnato la sua condanna.

L’opposizione silente

Eppure, a partire dall’opposizione in consiglio, che tanti e più motivi avrebbe per alzare i toni, non si muove una foglia. O quasi. A fare eccezione ci sono le dirette quasi quotidiane di Massimo Ripepi che cerca di fare il punto sulle incongruenze e sulle pecche dell’amministrazione comunale. Rimane tuttavia una voce nel deserto la sua.

E la manifestazione in cui si denunciava la morte di Reggio, cosa è stato del fermento che, secondo gli organizzatori, era stato rallentato solo dal maltempo di quel giorno? Sempre silenziosamente dovrebbe trovare spazio e attenzione il dossier che il centrodestra in consiglio avrebbe presentato al ministro dell’Interno Piantedosi. Ci sarebbe anche un esposto al Mef.

I gettoni lievitano

Nel frattempo però in un consiglio che dorme accade che i gettoni di presenza, già aumentati per legge nei mesi passati, sono lievitati ulteriormente da gennaio 2023 per effetto della stessa Finanziaria. Per la felicità dei consiglieri tutti e stavolta senza distinzione di colore. Una manna dal cielo per chi non ha alle spalle uno stipendio e ha investito tutto nella sacrificante vita politica.

La tabella dei gettoni di presenza per i consiglieri comunali che riporta i pagamenti, nel caso delle città metropolitane, come Reggio, l’importo del gettone di 92,96 euro (lordi). Sempre la tabella illustra i compensi mensili massimi lordi che nel 2022 erano di 2.517, 56; nel 2023 sono arrivati a 2.907,49. Con questi guadagni chi potrebbe giovare spingere per far cadere il Comune e andare a casa se nel 2024 si arriverebbe per l’adeguamento a 3.450,00 al mese?

C’è chi dice no: Minicuci

A fronte di questo attaccamenti irrefrenabile ai duri scranni di legno dell’aula Battaglia c’è invece chi dice no ai gettoni. Semplicemente perchè non li ha mai incassati, anzi ora li richiede ma per darli in beneficenza. Stiamo parlando di Antonino Minicuci, già candidato sindaco che ribadisce al Reggino: «Ho speso più di 85mila, tra soggiorno e spese di treni e aerei, vengo a Reggio e fino ad oggi non ho preso nemmeno un euro di rimborso spese che mi è dovuto. Non ho mai chiesto i soldi dei gettoni di presenza. Come ho detto in consiglio comunale finora non li ho mai chiesti, ma lo farò per darli in beneficenza. Quello che avevo promesso ai cittadini l’ho mantenuto.

Non ho preso nemmeno un euro – e poi rincara la dose, e aggiunge – mi sono persino dimesso dalla metà di incarichi che avevo: ero giudice tributario alla commissione tributaria d’appello a Genova, ero presidente del nucleo di valutazione all’Asl 3 di Genova, ero nel nucleo di valutazione ad Alassio. Nonostante problemi alla salute che mi hanno tenuto lontano d Reggio ho cercato sempre si essere presente come consigliere e quando non c’ero di persona, mi sono collegato online».

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