venerdì,Aprile 26 2024

Polistena è il primo comune ad aver adottato la nuova Carta di Avviso pubblico

Il sindaco Tripodi: «È in linea con gli indirizzi programmatici della nostra Amministrazione in tema di trasparenza e pubblicità delle cariche elettive, approvati nelle linee di inizio mandato»

Polistena è il primo comune ad aver adottato la nuova Carta di Avviso pubblico

Polistena è il primo comune in Calabria ad aver adottato la nuova Carta di Avviso pubblico: Enti locali e Regioni contro mafie e corruzione. Il Consiglio comunale, su proposta dell’Amministrazione guidata dal sindaco Michele Tripodi, nella seduta dell’11 aprile scorso, ha approvato la nuova Carta di Avviso pubblico presentata a Milano, il 21 marzo, in occasione della Giornata dell’impegno e della memoria delle vittime di mafia organizzata da Libera.

«Abbiamo ritenuto di approvare la Carta – ha spiegato il primo cittadino – poiché, indipendentemente dall’adesione del nostro Comune all’associazione nazionale Avviso pubblico di cui siamo lieti di fare parte, ci riconosciamo in certi valori etici come la difesa della legalità, la lotta alle mafie e ai corrotti, che da sempre hanno caratterizzato il nostro modo di essere e di stare dentro le istituzioni. Noi siamo stati eletti per stare dalla parte della gente comune, dare voce e rappresentanza alle persone oneste che ancora trovano negli amministratori locali punti di riferimento seri e credibili.

La carta di Avviso pubblico è un codice etico che impegna gli amministratori a osservare specifiche regole di condotta, comportamenti chiari, rifuggendo da qualsiasi logica di condizionamento mafioso, dai fenomeni correttivi, dalla clientela e dai favoritismi. La nuova Carta di Avviso pubblico approvata, è in linea con gli indirizzi programmatici della nostra Amministrazione comunale in tema di trasparenza e pubblicità delle cariche elettive, approvati nelle linee di inizio mandato». Tripodi ha sottolineato che Polistena «è uno dei pochi comuni sotto i 15.000 abitanti in Italia che rende obbligatoria la pubblicazione sul sito dell’Ente, della situazione patrimoniale di sindaco e consiglieri comunali, oltre a essere l’unico comune dove parte delle indennità di carica di sindaco e amministratori vengono devolute per finanziare borse lavoro per i giovani disoccupati».

Il sindaco ha spiegato che «tutto ciò ci distingue da molto altro e qualifica un modo diverso e sempre più raro di intendere il nostro impegno in politica, reso esclusivamente al servizio dei cittadini. L’approvazione in tempi record della nuova Carta di Avviso pubblico a Polistena, è solo l’ennesima dimostrazione del valore delle scelte coerenti compiute su certi temi indispensabili, come la lotta alla ‘ndrangheta, in contesti ambientalmente difficili come quelli dove operiamo in qualità di amministrazioni. Auspichiamo – ha concluso Tripodi – che tutti i comuni e gli enti locali calabresi aderenti alla rete di Avviso pubblico possano presto fare altrettanto, procedendo con l’approvazione della nuova Carta».

Che cos’è la Carta di Avviso pubblico

La Carta di Avviso pubblico è un codice etico di comportamento elaborato da un gruppo di esperti (politologi, giuristi, funzionari pubblici, rappresentanti di associazioni) e amministratori locali, coordinato dal professor Alberto Vannucci, e presentato a Contromafie nell’ottobre del 2014. La nuova Carta integra, con nuovi contenuti, e coordina – con le disposizioni legislative antimafia e anticorruzione nel frattempo approvate – la Carta di Pisa, ossia il codice presentato nel febbraio 2012 e adottato da oltre quaranta enti locali e da centinaia di amministratori.

La Carta di Avviso pubblico si pone come strumento aperto, possibile termine di riferimento, per l’elaborazione di qualsiasi codice di condotta per amministratori pubblici di cui un ente locale intenda dotarsi. Composta da 23 articoli, la Carta indica concretamente come un amministratore pubblico può declinare nella propria attività quotidiana – attraverso una serie di impegni, regole e vincoli – i principi di trasparenza, imparzialità, disciplina e onore previsti dagli articoli 54 e 97 della Costituzione.

Divieto di ricevere regali, contrasto al conflitto di interessi, al clientelismo e alle pressioni indebite, trasparenza degli interessi finanziari e del finanziamento dell’attività politica, nomine basate esclusivamente sul merito, piena collaborazione con l’autorità giudiziaria in caso di indagini, obbligo di rinuncia alla prescrizione e alle dimissioni in caso di rinvio a giudizio per gravissimi reati di mafia e corruzione, sono alcuni tra i contenuti del codice. Le disposizioni della Carta sono assai esigenti nei confronti degli amministratori pubblici che l’adottano, chiamati a un forte e credibile impegno di trasparenza e responsabilità. Tuttavia, il loro rispetto può restituire moltissimo in termini di fiducia e legittimazione agli occhi dei cittadini.

La Carta di Avviso pubblico è scritta con un linguaggio semplice perché è pensata come uno strumento rivolto anche ai cittadini, i quali possono avvalersi delle sue disposizioni per esercitare un controllo democratico sull’operato dei rappresentanti che, con il loro voto, hanno eletto in un’amministrazione comunale o regionale. Per questo è soprattutto, uno strumento volto a difendere e a diffondere la buona politica e la buona amministrazione, puntando sull’impegno civile condiviso di amministratori pubblici e cittadini elettori.

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