venerdì,Maggio 10 2024

Melito Porto Salvo, scontro sul rendiconto: la maggioranza nega la diffida, Iaria la inchioda

Dal Comune escludono il richiamo della Prefettura. La consigliera: «Indiscrezioni vere, la nota è del 27 aprile»

Melito Porto Salvo, scontro sul rendiconto: la maggioranza nega la diffida, Iaria la inchioda

di Silvio Cacciatore – A Melito il ritardo dell’approvazione del rendiconto di gestione potrebbe portare a uno scioglimento del Comune? Non secondo l’amministrazione comunale melitese che, attraverso una nota sui propri canali social, intende rassicurare i cittadini. Le indiscrezioni secondo le quali – nei giorni scorsi – la Prefettura avrebbe diffidato l’amministrazione melitese in merito alla mancata approvazione del rendiconto 2022, sono giudicate assolutamente infondate: «Ad oggi – si legge – nessun provvedimento prefettizio è giunto all’indirizzo del comune».
Lo schema di rendiconto risulta approvato dalla Giunta comunale con delibera n.54 in data 11 aprile. Conclusi i relativi procedimenti, prosegue la nota, si attende «a breve la tempestiva e legittima convocazione del consiglio comunale».

Malumori in maggioranza

A distanza di meno di 24 ore trapelano le prime frizioni interne. La consigliera di maggioranza Nina Iaria, si è dissociata dal comunicato dell’Amministrazione, denunciando che la diffida era «pervenuta dalla Prefettura in data 27 aprile», e che «chi di dovere non se n’è accorto». Va ricordato che Melito non ha una minoranza consiliare, in quanto quella dell’Amministrazione in carica fu l’unica a candidarsi alle scorse amministrative.
Se quindi, secondo il comunicato dell’amministrazione non è giunta alcuna missiva da parte della Prefettura, è la consigliera della stessa maggioranza a farci scoprire come Melito sia stata effettivamente destinataria di un richiamo formale da parte della Prefettura, inviato altresì a tutti i comuni.

«O con noi o ti dissoci»

A fare da cornice alla vicenda non è solo la mancanza di comunicazione fra i membri dell’esecutivo e della stessa maggioranza, ma la vera e propria frattura interna che da questa deriva. È infatti la stessa Nina Iaria a raccontarne in un lungo post tutti i retroscena.
Appena letto il comunicato «mi sono interfacciata con un componente dell’organo esecutivo – scrive la Iaria – per chiedere di essere coinvolta prima di pubblicare comunicati a nome di tutti. Nulla esclude una nota stampa dei singoli assessori competenti per materia, ma avrei così potuto informarli della nota prefettizia già pervenuta al comune. Mi è stato risposto di dissociarmi pubblicamente se non ne condividevo il contenuto. Della serie “o ti piace o ti arrangi”. Mi sono arrangiata».

Cosa dice il Tuel

Secondo il comma 2 e 2 bis dell’art 227 del Tuel (Testo unico degli enti locali), il rendiconto della gestione è deliberato entro il 30 aprile dell’anno successivo dal Consiglio comunale, dopo essere stato messo a disposizione dei consiglieri per un tempo non inferiore ai 20 giorni. Essendo l’approvazione del rendiconto propedeutica a quella del bilancio – i cui termini sono stati prorogati, per il 2023, a fine maggio – i tempi sono molto risicati.
Se il consiglio comunale di Melito Porto Salvo non riuscisse ad approvare il bilancio – stante i tempi tecnici di legge – entro il 31 maggio, si applicherebbe la procedura prevista dal comma 2 dell’articolo 141, ovvero la nomina da parte dell’organo regionale di controllo di un commissario ad acta per la sua predicazione d’ufficio e il relativo vaglio del Consiglio comunale. Lo stesso avrà quindi ulteriori 20 giorni di tempo per approvarlo. In caso non ci riuscisse, il prefetto avvierebbe l’iter di scioglimento del Consiglio comunale.

I precedenti

Il 25 febbraio 2020 è stato dichiarato il dissesto finanziario dal commissario prefettizio Anna Aurora Colosimo, subentrata – in seguito allo scioglimento del comune – al sindaco Giuseppe Meduri, dimessosi dalla carica l’autunno precedente. Dimissioni che arrivarono dopo due sedute di consiglio andate deserte per mancanza di numero legale e alla mancata approvazione da parte del consesso del dissesto economico finanziario. Durante quella legislatura, la consigliera comunale Nina Iaria sedeva tra i banchi della minoranza.

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