Taurianova, insediato il Comitato odonomastico cittadino

Il Comitato odonomastico cittadino di Taurianova è ora realtà. L’organismo – composto da Nino Spirlì, ex presidente della Regione Calabria, Natalina Bongiovanni, Giosofatto Pangallo, Rocco Lentini e Vincenzo Furfaro – si è insediato giovedì, alla presenza del sindaco Roy Biasi, dell’assessore all’Urbanistica Simona Monteleone e del responsabile del Area Welfare Saverio Latella. Il compito del neo costituito Comitato, è quello di coadiuvare l’Amministrazione comunale nelle procedure di intitolazioni toponomastiche, ponendo in essere un’indagine sui personaggi illustri della cittadina e del territorio, uomini e donne che si sono distinti nel tempo e che hanno dato il loro contributo alla società.

La richiesta di intitolazione di una via, largo, piazza o parco può essere avanzata da chiunque, che sia un singolo cittadino o un’associazione, su carta semplice, allegando la relativa documentazione e fornendo una quanto più possibile dettagliata biografia sull’excursus storico del personaggio. La richiesta dovrà poi essere presentata agli uffici competenti, successivamente inserita nell’ordine del giorno, esaminata dal Comitato odonomastico cittadino – presieduto dal sindaco e dall’assessore all’Urbanistica – per la relativa valutazione e infine, spedita alla Prefettura per il parere finale.

«È fondamentale ricordare – ha sottolineato l’assessore Monteleone – che per legge, qualora si intenda chiedere l’intitolazione di una strada a un personaggio, è presupposto necessario che siano trascorsi almeno dieci anni dalla sua morte. Il Coc è un organismo di fondamentale rappresentanza cittadina, composto da esperti di storia della città e del territorio che attuerà, attraverso un’attenta scelta, giuste intitolazioni odonomastiche in chiave di conservazione della memoria storica taurianovese, ricordando nel modo più consono le figure dei concittadini che in varie epoche hanno vissuto e illustrato la città nei campi della scienza, della cultura, dello sport, dell’eroismo e dell’ardimento militare, della vita religiosa e quant’altro il Comitato riterrà meritevole di considerazione».

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