Locri, il Pd a confronto sull’autonomia differenziata. Irto: «Vogliono spaccare l’Italia»

«Adesso la chiamano autonomia differenziata, ma di fatto vogliono spaccare l’Italia». Così il senatore reggino del Partito Democratico Nicola Irto, intervenuto a Locri nel corso di un dibattito pubblico promosso dal circolo Pd guidato dal segretario Emanuele Marando, in collaborazione con la Conferenza Metropolitana delle donne democratiche di Reggio Calabria ed i Giovani Democratici che ha animato il weekend sul lungomare della città di Zaleuco. Un’occasione per discutere insieme alla cittadinanza dell’impatto che il disegno di legge Calderoli avrà principalmente sulla sanità e sull’istruzione calabrese e delle diseguaglianze che lo stesso rischia di incrementare tra le regioni più ricche e quelle meno ricche.

«Immaginiamo conseguenze drammatiche per il mezzogiorno e la Calabria che è già in sofferenza, con l’autonomia differenziata sarebbe ancora peggio – ha proseguito il senatore reggino – Non si daranno al sud le risorse che non sono assegnate negli anni per poter avere lo stesso step di partenza. Noi diciamo sì alla definizione alla perequazione infrastrutturale e non ad un’autonomia differenziata che darebbe ancora di più alle regioni che corrono meglio, a scapito di regioni come la Calabria».

Sul tema è intervenuto anche il segretario generale della Cgil dell’area metropolitana di Reggio Gregorio Pititto. «Se dovesse andare bene si confermerebbe la situazione attuale con un netto divario già esistente tra una parte del paese e l’altra – ha rimarcato il sindacalista – Se dovesse andare male il divario comunque sarebbe maggiore. Non riusciamo a giustificare come alcuni governatori del sud Italia possano aver espresso pareri favorevoli nei confronti di questo disegno di legge».

A preoccupare maggiormente i cittadini è la sanità territoriale. L’allarme è stato lanciato da Emmida Multari, del comitato civico “Pro Casa della Salute” di Siderno. «Dobbiamo essere consapevoli che viviamo una situazione difficile ma non dobbiamo demordere – ha osservato – La gente è esasperata, il pubblico deve poter dare delle garanzie soprattutto a livello territoriale. Se ci sono novità su Siderno? Stiamo lavorando in maniera pressante senza ribellismi inutili. Insieme al Pd faremo di tutto affinchè questa struttura veda la luce nella sua funzionalità globale superando le difficoltà».

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