mercoledì,Maggio 1 2024

Reggio, Ernesto Siclari: «I turisti scappano ma la sinistra resta»

Reggio sette punto zero punta il dito contro «i delegati di Falcomatà»: «Città sporca e abbandonata»

Reggio, Ernesto Siclari: «I turisti scappano ma la sinistra resta»

«I danni di immagine che i delegati di Falcomatà stanno facendo a Reggio sono incommensurabili e si riverbereranno per anni e anni con effetti dirompenti sulle nostre tasche. “Il turismo è una cosa seria”. Questo era lo slogan di Reggio Sette Punto Zero e dietro queste parole si potevano scorgere i significati più veri di ciò che significa fare attrazione turistica, gli studi che sottostanno ai risultati, la pianificazione, la programmazione, “fare sistema” e tanto altro ancora fino a proporre un “Tavolo permanente di concertazione sul Turismo”, quale priorità assoluta per lo sviluppo dell’intero comprensorio metropolitano». È quanto afferma Ernesto Siclari.

«Ma capiamo bene che a quasi 10 anni di amministrazione Falcomatà parlare di queste cose è impossibile con chi non è in grado nemmeno di fare sgorgare l’acqua dai rubinetti persino del centro storico – continua -. E così la falcidia del passaparola, la mannaia del feedback, la graticola delle recensioni che oggi arde fortemente sui mezzi di comunicazione di massa, i social network e l’intera rete ci puniscono con effetti nocivi all’immagine e di ripercussione sulla decisione dei turisti di scegliere la meta reggina tra quelle dove trascorrere le vacanze.

Ringraziandovi per quanto sinora fatto, non possiamo che offrire la nostra pressoché inutile solidarietà ai commercianti, ai ristoratori, alle imprese che ancora operano nel settore alberghiero e di ospitality per la fuga dai loro esercizi che annualmente sono costretti a registrare. E ciò mentre parallelamente le altre province della Calabria crescono e attraggono flussi sempre più importanti. I pochi visitatori, di fronte a cotanta impreparazione di una città, sporca, abbandonata, carente di servizi e disorganizzata, insicura sulle strade e priva di vigilanza sul territorio, scappano e non torneranno più. E non solo, lasceranno un loro commento sulle pagine e i profili personali, una parola di dissuasione al vicino di casa e al collega di lavoro: “Non ci andate a Reggio Calabria, governa ancora il Pd”».

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