Melito, consiglio comunale: il gruppo misto diserta l’aula

Non si vede il sereno dopo il terremoto causato dalla scissione all’interno della maggioranza di RisorgiMelito, unica lista presentatasi al turno delle amministrative che ha visto Salvatore Orlando diventare sindaco di Melito Porto Salvo. Il gruppo misto, infatti, ha deciso di non partecipare alla riunione odierna del consiglio comunale in aperta polemica con l’amministrazione cittadina.

La nota


«L’ultimo consiglio comunale ha dimostrato in modo lapalissiano – scrivono i consiglieri in una nota – quanto l’attuale amministrazione sia lontana dalla realtà che li circonda e non voglia prendere atto della necessità di un netto cambio di rotta. Di fronte a richieste del tutto lecite dei consiglieri del gruppo misto sulle decisioni con cui si intendono affrontare le problematiche che i cittadini melitesi stanno subendo, la risposta è stata un attacco personale del tutto ingiustificato del sindaco, avallato dal silenzio di tutti i componenti dell’esecutivo. Le uniche parole spese dagli assessori, a risposta di due interrogazioni poste all’odg, sono state del tutto evasive, non avendo spiegato come siano stati smaltiti i reflui fognari dalla revoca di autorizzazione allo scarico, o di rilevante gravità, affermando che si è deciso di eliminare il servizio di spazzamento meccanico previsto dal contratto d’appalto per potenziare la raccolta dell’indifferenziata, laddove l’obiettivo dovrebbe essere esattamente opposto».

L’affondo sul DUP


Ma i consiglieri non hanno esaurito la carica di critiche all’ operato del consesso melitese. «Il contenuto del DUP, Documento Unico di Programmazione, ha evidenziato la totale mancanza di una visione futura, essendo state lasciate in bianco tutte le parti relative agli obiettivi da raggiungere e agli interventi da adottare: anche su questo si è registrato il totale silenzio degli amministratori nonostante le ripetute richieste di chiarimento formulate dai consiglieri del gruppo misto. Un DUP vuoto che sta alla base di una schema di bilancio adottato all’interno di quattro mura senza il coinvolgimento di nessuno, senza un confronto né con i consiglieri che hanno sollevato perplessità e avanzato proposte durante questi mesi, né con le forze sociali che da più parti hanno manifestato l’esigenza di una partecipazione attiva, né con i cittadini che sono i primi destinatari delle decisioni assunte».

Aula disertata in consiglio comunale


«Questo atteggiamento di totale chiusura ed assoluta incapacità di ascolto e di collaborazione, ci ha portati a decidere di non partecipare al consiglio comunale odierno: l’amministrazione procede su una strada sempre più tortuosa, nella convinzione che sia sufficiente avere il numero minimo richiesto dalla legge per poter andare avanti. La nostra presenza in consiglio comunale ad oggi non è mai stata per noi un semplice numero, ma una decisa volontà di far aprire gli occhi all’esecutivo di fronte alla grave crisi che sta soffocando il nostro comune, nella convinzione che finché non si cambierà modo di agire e non si troverà il coraggio di guardare in faccia i nostri concittadini, difficilmente Melito potrà rialzarsi e ripartire».

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