Chiusura Limina, le alternative non convincono. Femia: «Serve un intervento deciso»

Continua a tenere banco nella Locride la probabile chiusura della galleria Limina sulla superstrada Jonio-Tirreno, annunciata nelle scorse settimane dal governatore Occhiuto. Il mese di agosto è trascorso senza particolari novità sullo stop al traffico previsto da gennaio per la durata di quasi due anni. Quando mancano circa 4 mesi alla paventata chiusura, nonostante le pressanti richieste, l’Anas non ha ancora fatto conoscere quali siano le reali condizioni strutturali della galleria di valico, la tipologia degli interventi che si andrebbero a fare ed il cronoprogramma. Intanto la preoccupazione dei sindaci del territorio aumenta, e tra quelli contrari alla chiusura del traforo c’è il sindaco di Marina di Gioiosa Jonica Geppo Femia. «È necessario un nostro deciso, alternativo e propositivo disegno, che non sia quello di consegnare rappresentativa amente le fasce tricolori – ha tuonato – ma che sia quello di agire concretamente, al fine di indurre le autorità preposte a impedire la chiusura della galleria di valico della Limina senza prima aver elaborato, insieme a noi, ipotesi progettuali alternative di attraversamento della galleria che consentano il collegamento celere tra Ionio e Tirreno».


Sul tema è intervenuto anche il segretario del Partito Democratico di Locri Emanuele Marando, il quale ha chiesto a gran voce un intervento del Governo. «L’impatto economico e sociale, se questo si dovesse verificare, sarebbe disastroso perché si inserisce in un quadro complessivo, già estremamente fragile, di tutta la nostra viabilità – ha espresso il segretario locrese dei dem – Le strade provinciali alternative sono da anni in uno stato completo di abbandono. La linea ferroviaria jonica è rimasta quella del secolo scorso, a binario unico, non elettrificata e non interessata da lavori di adeguamento e di velocizzazione. E’ fondamentale che venga trovata prima una valida soluzione che ne impedisca la chiusura. E’ evidente che debba essere il Governatore Occhiuto a farsi sentire e a farsi carico del problema, chiedendo l’intervento del Governo Meloni e del Ministro alle infrastrutture Salvini. Il Ponte sullo stretto non è una priorità della Calabria – ha concluso Marando – i bisogni della viabilità nella nostra regione e, nei nostri territori in particolare, sono ben altri».

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