lunedì,Aprile 29 2024

Caulonia, la maggioranza perde i pezzi: Campisi e Frajia passano all’opposizione

I consiglieri del gruppo “Dipende da noi”: «Emarginati ed esclusi dalle scelte. Ci sentiamo traditi». E la maggioranza risponde sui social

Caulonia, la maggioranza perde i pezzi: Campisi e Frajia passano all’opposizione

Dipende da noi” esce dalla maggioranza del consiglio comunale di Caulonia. I consiglieri Maria Campisi, prima tra i candidati alle ultime amministrative in quanto a preferenze, e il presidente del civico consesso Enzo Frajia formalizzeranno il passaggio tra i banchi dell’opposizione nel prossimo consiglio comunale.

«Oggi, dopo avere ripetutamente chiesto al sindaco Cagliuso di voler restituire al nostro gruppo politico, la giusta dignità, meritata con l’essere stati scelti in fase elettorale con più di mille voti, e di voler ripristinare il giusto senso della rappresentatività democratica – si legge in una lettera aperta ai cuttadini – dobbiamo prendere atto che l’unica risposta restituitaci dal primo cittadino è stata quella dell’emarginazione e dall’esclusione sistematica dalle scelte.

Avevamo presentato un programma comune, basato fortemente, su ciò che abbiamo sempre ritenuto essere la prima necessità di questa nostra comunità, ovvero, la riconciliazione sociale e la concordia, oltre che l’avvicinamento dei cittadini alla stessa amministrazione.

Come primo atto, adottato dal sindaco, invece, abbiamo dovuto riscontrare, con nostro rammarico, addirittura la spaccatura della stessa coalizione che, paradossalmente, doveva essere il motore della riconciliazione» rimarca il movimento politico cauloniese.

«Dall’insediamento a tutt’oggi – continua – il nostro gruppo politico non è stato tenuto in alcuna considerazione, è giusto che la cittadinanza sappia, che l’azione amministrativa risultante, non ci appartiene e ci discostiamo totalmente perché mai condivisa. Non ci appartiene l’avere voluto mantenere la Sogert e i suoi modi di riscossione; non ci appartiene la politicizzazione del festival; non ci appartengono certi affidamenti diretti d’incarico; non ci appartiene l’avere mantenuto le distanze dalla comandante Scuderi in occasione dell’attentato subito; non ci appartiene lo stato d’abbandono del paese, delle fiumare e di tutto il territorio; non ci appartengono gli sversamenti fognari indiscriminati; in queste condizioni ambientali, non ci appartiene nemmeno la Bandiera blu, solo di facciata; non ci appartiene lo stato di stallo dei tanti lavori pubblici e, in particolare di Maietta e della casa comunale».

«Noi avevamo pensato ad una Caulonia diversa, avevamo pensato ad una Caulonia riconciliata, pulita, solidale, funzionale e trasparente e con amministratori a disposizione dei cittadini, che dovevano sentirsi titolari e non ospiti nella casa comunale. A questo ancora aspiriamo con forza, non siamo affatto rassegnati, ma siamo più convinti di prima, il nostro progetto politico sarà sostenuto con forza e determinazione.

Facciamo ammenda degli errori che abbiamo commesso nella scelta di quelli che dovevano essere nostri sodali e non lo sono stati, ci sentiamo traditi per quello che abbiamo subito e non ci vergogniamo di chiedere scusa ai cittadini che abbiamo illuso chiedendo il loro sostegno. Andremo avanti sempre nell’interesse di Caulonia e dei cauloniesi con i quali siamo stati e saremo sempre disponibili all’ascolto e alla condivisione dei problemi e ci spenderemo con serietà nella soluzione degli stessi» conclude “Dipende da noi”.

La replica “social”

Che non sia un bel momento per la maggioranza lo si evince anche dal taglio palesemente polemico con cui l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Cagliuso ha commentato la fuoriuscita degli ex compagni di viaggio. «Dopo nemmeno 6 min dalla conclusione di un consiglio comunale che volevano fosse una strumentalizzazione politica (e questo è stato chiaro dalla contraddizione derivante dall’incipit del presidente del consiglio “non è un consiglio politico” e dall’introduzione della consigliera del capogruppo di cui lo stesso fa parte “il consiglio è stato voluto dal gruppo politico Dipende da noi“) – si legge in un post pubblicato sulla pagina Facebook del Comune – ecco che i nostri consiglieri, dimostrandosi inverosimilmente irriguardosi nei confronti della Comandante e di quanti ci hanno creduto e sono intervenuti, si sono rivelati».

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