Porto di Gioia Tauro, Ranuccio: «Pronti a una mobilitazione politica»

«Il porto di Gioia Tauro è in serio pericolo». Esordisce così il sindaco di Palmi Giuseppe Ranuccio, dicendosi preoccupato, dal momento che «una normativa europea aumenta le tasse per le compagnie e ciò potrebbe portare a una perdita del 90% del transhipment, a vantaggio dei porti nordafricani di Tangeri e Port Said». Ranuccio sostiene che «mentre la politica sembra poco interessata, l’Autorità di sistema portuale e Msc stanno cercando in tutti i modi di accendere i riflettori su questa vicenda. Si rischia la bomba sociale, con il crollo dell’indotto e la perdita di centinaia di posti di lavoro in tutta la Piana».

Detto questo, il primo cittadino di Palmi chiede che «il Governo nazionale e tutte le Istituzioni coinvolte intervengano presto ed efficacemente», annunciando a Ilreggino.it che «noi faremo la nostra parte», per far revocare la normativa europea Emission Transfer System (Ets) per il settore marittimo. «Non è facile, ne sono consapevole – ha affermato – ma intanto avviamo una mobilitazione», dando conferma della sua partecipazione al flash mob che si svolgerà il 17 ottobre, dalle 13 alle 14, di fronte all’ingresso doganale del porto. «Subito dopo cominceremo a pensare ad atti politici concreti, per quello che rientra nelle nostre competenze», ha sottolineato.

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