Reggio, matrimonio politico Bandecchi-Ripepi: nasce l’esercito col partito attorno

«Ho chiesto di poter lavorare con lui per cambiare la città. Banchecchi mi ha dato carta bianca per governare tutti i progetti di Reggio e provincia».

Una diretta di qualche minuto fa su Facebook per chiarire il suo rapporto con Stefano Bandecchi, sindaco di Terni e coordinatore nazionale di Alternativa popolare e Massimo Ripepi mette le carte in tavola.

Lo fa per difendersi dalle malelingue che lo hanno accusato di avere già accordi con l’imprenditore livornese prima dell’affaire Reggina e di avere spinto per lui affinchè potesse essere scelto nella manifestazione d’interesse per la società amaranto.

«L’ho conosciuto solo nel sabato prima di essere ricevuto coi tifosi dal sindaco. Poi ci siamo sentiti e mi è piaciuto il suo modo di essere spontaneo e sincero. In lui ho visto amore per la città. Certo ha anche interessi perchè è un imprenditore. E proprio per questo motivo – chiosa il consigliere comunale – è attenzionato dalla guardia di finanza» dice in riferimento alle inchieste che riguardano Unicusano.

«Con Bandecchi avremo il turno per il nostro progetto resta Rheggio 743 a.C. Lo ringrazio perchè il suo progetto nazionale coincide con i nostri bisogni».

E così entra nel movimento Alternativa popolare Massimo Ripepi, il soldato semplice dell’esercito di Rheggio che da mesi ha creato anche grazie ai social una campagna contro i partiti, i cui membri restano, a suo dire, “imbullonati” nelle sedie e responsabili di non prendersi effettiva cura dei cittadini.

Bandecchi poche settimane fa aveva promesso un candidato di sua fiducia per cambiare Reggio. E ora l’ha trovato in Massimo Ripepi.

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