Voucher caro scuola, Princi: «Vanno incontro alle esigenze delle famiglie»

«E’ la prima volta che la Regione, con questa misura viene in maniera così corposa e consistente incontro alle famiglie e altre ne seguiranno in futuro. Questo perché dobbiamo tutelare e salvaguardare il diritto allo studio dei nostri ragazzi anche garantendo loro un sostegno economico». Lo ha detto la vicepresidente della Regione Giusi Princi, che ha la delega all’Istruzione, presentando l’avviso pubblico “Voucher caro scuola” predisposto per l’erogazione di borse di studio per l’acquisto di libri di testo, soluzioni per la mobilità e il trasporto e l’accesso a beni e servizi culturali che fa leva sui fondi del Programma regionale Fesr Fse+ 2021-2027.

«La Regione – ha aggiunto Princi – ha risposto a quello che è il grido di allarme lanciato dal Forum delle famiglie calabresi di sostenere i nuclei più bisognosi di fronte alle insidie determinate dagli aumenti nell’ambito della scuola. Si tratta di risorse che andranno a beneficio di una platea di oltre 36mila studenti che, in base ad un indicatore Isee fino a 15.748 euro, potranno attingere a questo contributo». Alla presentazione dell’iniziativa oltre al presidente Roberto Occhiuto e alla vice presidente Giusi Princi hanno partecipato Claudio Venditti, presidente del Forum delle famiglie calabresi Alessandro Zanfino, presidente di Fincalabra, e il direttore regionale Inps, Giuseppe Greco.

Dimensionamento scolastico

In materia di dimensionamento scolastico, tema molto caldo che sta mobilitando intere comunità in allarme per l’accorpamento di istituzioni scolastiche soprattutto nei centri maggiori della regionale, l’assessore Princi ha sostenuto che «come Regione, pur dovendo gestire un importante numero di tagli, d’intesa con i sindacati e i presidenti delle Province, abbiamo individuato e deliberato delle linee guida che vengono incontro alle esigenze dei territori. In questo senso abbiamo previsto che possano essere salvaguardate soprattutto le aree interne, zone dove maggiore è il disagio socio economico e culturale e dove di più i ragazzi hanno bisogno di una scuola come presidio sociale e dove maggiore è necessità della presenza fisica del dirigente scolastico.

Per questo ho invitato all’ascolto e al dialogo con il territorio e i sindacati e a fare rete con loro ed è quello che, nonostante tutto, si sta facendo. Ricordo che il dimensionamento sarà esclusivamente di carattere amministrativo e non andrà a chiudere i singoli plessi. Inoltre, al di là delle impugnative – ha sostenuto Princi – tutte le regioni stanno ottemperando al dimensionamento perché è un obbligo di legge e quindi entro il 30 novembre bisogna farlo altrimenti saremo costretti a subirlo».

Occhiuto: «Sul dimensionamento bene la scelta strategica di Princi»

«Devo dire che l’assessore Giusi Princi è stata molto brava, perché ha ridotto i danni derivanti dalle nuove regole sul dimensionamento». Lo ha detto il presidente della Regione Roberto Occhiuto rispondendo ad una domanda sulle conseguenze delle normative in materia che hanno scatenato proteste per l’accorpamento e la riduzione delle autonomie anche ai danni di storici istituti scolastici calabresi.

«Ha fatto una scelta strategica – ha aggiunto Occhiuto – ma sono convinto che ha fatto bene, perché abbiamo deciso di salvaguardare le zone interne, le zone in cui è più presente il rischio di abbandono scolastico, in cui ci sono condizioni anche di mobilità più complesse, e questo ha indotto alla riduzione di alcune autonomie in realtà più grandi. Però pensate a quello che sarebbe successo se l’avessimo fatto in Comuni come Platì, San Luca, Africo, ecco secondo me in questi comuni l’interesse della Regione dev’essere molto più alto».

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