giovedì,Maggio 30 2024

Reggio, Scopelliti torna in piazza e chiede ai cittadini di manifestare il dissenso

Sono stati in tanti ad acclamare l'ex governatore per la presentazione del suo libro “Io sono libero”

Reggio, Scopelliti torna in piazza e chiede ai cittadini di manifestare il dissenso

Torna nella sua città, in quella piazza Duomo in aveva concluso vittoriose campagne elettorali. E lo fa con non poca emozione Giuseppe Scopelliti, enfant prodige della politica, sindaco di Reggio e governatore della Calabria, il cui cammino politico interrotto per la condanna per falso ideologico a 4 anni e sette mesi per l’attività di primo cittadino.

Un ritorno in occasione di “Io sono libero”, il libro intervista di Franco Attanasio, con la prefazione di Gianfranco Fini (Pellegini editore) che ha visto l’abbraccio della città dello Stretto. Un tour che ha toccato tanti centri e che solo ora approda a Reggio, a pochi giorni da una data storica, la decisione della Cassazione sul processo Miramare che potrebbe chiudere un’altra era politica quella di Giuseppe Falcomatà. Coincidenze? A sentire Scopelliti non c’è la minima possibilità che possa tornare a fare politica in questo momento.

Gli amministratori

E invece di politici alla presentazione del libro, moderata dal giornalista Piero Gaeta, ce n’erano e di ogni schieramento: dal parterre con Francesco Cannizzaro e Tilde Minasi, a Eduardo Lamberti Castronuovo e gli ex amministartori vicinissimi a Scopelliti, da Peppe Agliano all’ex direttore generale del comune Franco Zoccali, e ancora Antonio Marziale, Candeloro Imbalzano, Gigi Fedele, Fausto Orsomarso, Giuseppe Martorano, Maurizio Condipodero e i consiglieri comunali Federico Milia, Giuseppe De Biasi, Roberto Vizzari, Nino Maiolino, Massimo Ripepi e ancora Giusy Caminiti, sindaca di Villa, sindaco e vicesindaco di Bova, Santo Casile e Gianfranco Marino.

L’emozione

«Sono emozionato a vedere una piazza gremita di tante persone e di tanti amici venuti qui ad ascoltare – spiega Scopelliti, prima di iniziare col racconto delle vicende amare che lo hanno visto rinchiuso nel carcere di Arghillà – come puoi non emozionarti quando torni a parlare in pubblico nella tua città. Una città da cui sono stato esiliato e oggi torno da uomo libero a parlare».

La città che si cala in un significativo abbraccio e che lo accoglie sul palco tra gli applausi e incitandolo per nome. Nonostante gli incoraggiamenti degli ultimo giorni l’ex governatore nega di essere pronto a tornare in politica. Insomma non vuole fare quel passo avanti richiesto da tanti, dopo il passo indietro con le dimissioni da governatore quando fu condannato nel 2014 a sei mesi.

Scopelliti si ricandida?

E a chi invoca una candidatura: «La strada è molto lunga, difficile, complessa, impossibile, non ci sono le condizioni. Io appartengo un’altra stagione delle politica. Bisogna prenderne atto e fino a quando non ci saranno gli elementi per poter farmi cambiare un pensiero del genere, non ci sarà nessuna opportunità».

«Dobbiamo trovare la forza di reagire e di manifestare il dissenso – chiede ai cittadini – per questo degrado che purtroppo si trascina da quasi un decennio e credo che ci sia un solo grande responsabile, che ha un nome a caratteri cubitali lo Stato. Una parte di Stato mi ha tolto ma un’altra parte mi ha sempre sostenuto con lealtà, con correttezza perchè era un’istituzione che era credibile, seria onesta e pulita. E la ringrazio ogni giorno».

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