Masterplan del porto Reggio, Nous: «Inutili passerelle della politica»

«Più tempo passa e più ci convinciamo che a governare i processi industriali nella nostra regione e nella Città di Reggio Calabria è una classe politica, fatte alcune rare eccezioni, che punta non alla tutela reale del territorio ma piuttosto agli interessi di cordata e agli interessi elettorali». Inizia così la nota del movimento politico culturale Nous per Reggio, firmata dal presidente Antonio Vacalebre.

«Leggiamo giudizi positivi, rilasciati in pompa magna da politici e amministratori reggini e calabresi, sul nuovo MasterPlan del Porto di Reggio Calabria. Apprendiamo che gli amministratori locali del Comune di Reggio Calabria e della Città Metropolitana (Brunetti e Versace) esaltano l’importanza del momento che sarà propedeutico al rilancio possibile di un’area strategica. A noi, che pensiamo al territorio preventivamente, ci ritorna alla mente, facendo qualche passo indietro, quando, a seguito di una proposta sindacale fatta dal nostro concittadino Vincenzo Rogolino (sindacalista autonomo) e da un gruppo di messinesi (capeggiati da Antonino Di Mento), che proponevano la nascita della XVI Autorità di Sistema Portuale denominata dello Stretto, la maggioranza dei politici calabresi e reggini tutti bipartisan, compresi quelli che oggi fanno passerella (dal Pd-Italia dei Valori- FdI- e Forza Italia) gridarono all’usurpazione, interessando trasversalmente la Regione ( PD) e Commissione Trasporti della Camera dei Deputati ( FI) affinchè si bloccasse la nascita.

La XVI AdSP dello Stretto nacque e dà i frutti, nonostante i detrattori che nel frattempo si sono convertiti. Si può obiettare che cambiare parere, seppur a fatti compiuti, è un elemento di maturità, quello che non tolleriamo e che questi balletti sono ormai una consuetudine nel nostro territorio e che per la mancanza di visione politica si è distrutto un intero sistema di sviluppo.

Per similitudine comportamentale, rimanendo nel contesto della portualità, non possiamo non proiettarci nella vicina Gioia Tauro dove un miracolo avvenuto per caso alcuni anni addietro e grazie all’intuito di un manager, fece nascere una realtà come quella del Porto di Gioia Tauro, fino a poco tempo addietro il primo in Italia per movimentazione commerciale. Orbene, così come per la passerella di Reggio Calabria sul Masterplan portuale, anche a Gioia si è ripetuta la stessa cosa. PD-Movimento5Stelle-Verdi e Forza Italia al Parlamento Europeo hanno votato a favore del contenimento delle emissioni inquinanti delle grandi navi container che prevede una tassazione per i mezzi navali che sosterranno nei porti europei. E’ evidente il danno pesantissimo arrecato al porto di Gioia Tauro che vedrebbe spostato tutto il traffico in uno dei porti nord africani immune alla suddetta direttiva.

Ebbene, durante la manifestazione promossa da tutte le organizzazioni sindacali al Terminal di Gioia Tauro, a presenziare vi erano molti politici appartenenti alle citate forze politiche che hanno votato a favore della iniqua direttiva e come se non bastasse in queste ore anche la visita al porto da parte del Vice Presidente del Parlamento Europeo Pina Picerno del PD , tra l’altro una delle deputate che ha votato la direttiva penalizzante. Nous per Reggio non ci sta e denuncia queste passerelle puntando l’indice contro chi prima crea i danni e poi critica l’effetto devastante provocato dal loro stesso operato.

Basta, abbiate la compiacenza quantomeno di tacere e di non prendere in giro il popolo ormai più che stanco».

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google