martedì,Aprile 30 2024

Occhiuto: «Acquistate dalla Regione 60 nuove ambulanze»

I mezzi saranno destinati, con il relativo personale, alle postazioni di emergenza di tutte e cinque le province calabresi

Occhiuto: «Acquistate dalla Regione 60 nuove ambulanze»

La Regione ha acquistato 60 nuove ambulanze che andranno ad incrementare il parco mezzi del servizio di emergenza-urgenza. I mezzi sono tecnicamente all’avanguardia e dotati di sistemi digitali di ultima generazione. Le nuove ambulanze, disposte nella piazza “San Francesco di Paola” della Cittadella, sono state presentate dal presidente della Regione, Roberto Occhiuto. Con lui c’erano il direttore generale dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Antonello Graziano, che, in attesa dell’attivazione di Azienda Zero, ha coordinato l’acquisto delle nuove ambulanze, e il direttore del Dipartimento di emergenza-urgenza della stessa Asp cosentina, Riccardo Borselli.

«Stiamo facendo un lavoro molto intenso – ha detto Occhiuto – per riorganizzare il sistema dell’emergenza urgenza in Calabria. Abbiamo cominciato l’anno scorso e molte delle attività non sono visibili. Stamattina però abbiamo voluto mostrare le nuove 60 ambulanze, che sono arrivate ieri».

I mezzi saranno destinati, con il relativo personale, alle postazioni di emergenza di tutte e cinque le province calabresi. Alle prime 60 ambulanze se ne aggiungeranno altre 30 che arriveranno entro fine dicembre e 40 automediche, anche queste acquisite di recente, che saranno disponibili ancora prima. A queste si aggiungono 125 attrezzature, in particolare caschi e ventilatori, che sono in corso di acquisizione.

Ambulanze ed automediche sono state acquistate con i fondi del Por 2014-2020. «Quelli che in passato – ha detto il presidente Occhiuto – non erano stati spesi e rischiavano di tornare indietro a fine anno. Per questo abbiamo deciso di destinarne una parte consistente alla sanità. Stiamo facendo migrare le centrali operative su sistemi digitali. Avremo un sistema che consentirà di visualizzare non solo i parametri vitali in remoto, ma anche il paziente stesso. Lavoriamo, inoltre, sulla formazione degli operatori».

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