Taurianova, Stranges: «In città proliferano pseudo politici rancorosi»

«Ancora una volta Taurianova si rivela terra di proliferazione di pseudo politici rancorosi, quelli che si candidano alle elezioni comunali solo perché spinti dall’odio e dalla gelosia verso qualcuno, i soggetti del “Mi candidu u mi cacciu a petra da scarpa”». Esordisce così il consigliere comunale di Forza Italia Nello Stranges, commentando quanto successo nell’ultimo Consiglio comunale, poco prima del suo arrivo. Il consigliere di opposizione, per gravi problemi familiari, aveva annunciato il suo ritardo e il presidente del Consiglio, dal canto suo, ha ritardato di circa mezz’ora l’avvio dei lavori del civico consesso per aspettarlo. Decisione che è stata subito criticata dai consiglieri di maggioranza Mino Gallo e Francesco Bellantonio e dal consigliere di minoranza Daniele Prestileo, alludendo a una mossa foriera di una qualche alleanza o passaggio di Stranges tra le fila della maggioranza.

«Ignobili maschere di lupi travestiti da agnelli ma anche di asini travestiti da cavalli – ha continuato Stranges – questi ultimi con l’aggravante del dover necessariamente parlare in pubblico ragliando,  palesando così la loro vera natura. Questo è il paese dei paradossi. Ha generato negli anni uomini politici capaci e lungimiranti; di contro, oggi, propone soggetti affetti da sindrome rancorosa del beneficiato che pensano, ahimè, di poter costruire il futuro di questa città. Senza paura della vergogna e fedeli al loro naturale modus operandi, i nuovi rancorosi del terzo millennio imperterriti continuano a tenere alto questo triste primato. Quanto successo in consiglio comunale conferma l’illogica natura degli interessati e rappresenta un’ulteriore pagina triste e squallida consumata all’interno del civico consesso. E’ quantomeno raccapricciante ascoltare tre consiglieri inveire falsità e cattiverie nei confronti di un consigliere comunale approfittando, in modo codardo, della sua temporanea assenza. Certamente tale comportamento non coglie di sorpresa quasi nessuno considerando il curriculum dei protagonisti, soggetti che in questa città lasceranno un segno indelebile della loro appartenenza riconducibile ai  soggetti affetti da sindrome rancorosa del beneficiato».

Detto questo, il capogruppo di Forza Italia sostiene che «viene facile ripensare a quanto dichiarato da Biasi in campagna elettorale, e confermato su mia richiesta in Consiglio comunale, sulla lealtà e sulla buona fede della sua maggioranza. Sarebbe utile sapere oggi cosa pensi veramente della lealtà di alcuni suoi consiglieri (Gallo e Bellantonio, ndr) che disertano i lavori del civico consesso per motivi di mera opportunità o, come rappresentato bruscamente nell’ultimo Consiglio comunale, negano il voto al presidente Scarfò (seconda carica istituzionale del Comune dopo il sindaco) rifiutando di fatto le sue direttive dopo aver preso di mira, pochi minuti prima il vice sindaco, (rappresentante della lista dove sono stati ripescati) reo, per quello che si è appreso, di non aver venduto cara la pelle negli accordi sulla spartizione delle poltrone. La famigerata lealtà sbandierata in campagna elettorale, vuole ancora che furbescamente (o cialtronescamente, come si preferisce) si costituisca un nuovo gruppo autonomo in Consiglio, sperando in “futuri spazi operativi” che, non si sa mai, si potrebbero creare.

E allora, caro sindaco Biasi – domanda Stranges – come le ho chiesto in aula, (unico consigliere di minoranza a farlo nel mentre tutti gli altri si limitavano a chiederle del “sesso degli angeli”) giurerebbe sinceramente ancora adesso sulla lealtà di questi personaggi? Spazio appropriato merita anche chi dai banchi dell’opposizione sproloquia solo per il gusto di dire: io c’ero! Un ex Pd (Prestileo, ndr) che ha sempre dichiarato di essere un socialista di sinistra, che nel periodo post elezioni comunali si sentiva vicino ai valori di Forza Italia per poi diventare inadeguato esponente autonomo di Fratelli d’Italia tra i banchi della minoranza dove con i suoi interventi, il più delle volte mette in difficoltà anche il suo capogruppo.

Tralasciando i metodi che anni fa lo hanno portato alla candidatura a sindaco, ritengo utile soffermarmi sulla sindrome rancorosa del soggetto beneficiato ritornando al periodo pre-elezioni comunali e ricordare, conti alla mano e con dati inconfutabili, che questo signore siede in consiglio comunale solo ed esclusivamente per la lista di Forza Italia (che, appare utile ricordare, da sola ha quasi doppiato le tre liste, o meglio, la lista e le due sigle piene del nulla che facevano riferimento al rappresentante odierno di FdI) e con un pizzico di onestà intellettuale dovrebbe dire grazie anche all’impegno della referente della lista “Unione di Centro” che, insieme alla sua squadra e alcuni candidati di riferimento politico Forza Italia, ha deciso di fare parte della coalizione solo ed esclusivamente per la fiducia e l’amicizia nei confronti del sottoscritto e del coordinatore cittadino di Forza Italia Ciccio Modafferi.

Inoltre, ritengo doveroso ricordare al socialista di sinistra ospite (non so quanto gradito) di Fratelli d’Italia, gli altri candidati che FI ha dovuto inserire nelle liste vuote di suo riferimento per consentire alle stesse di raggiungere almeno il numero minimo consentito dalla legge per la presentazione. In merito alla coerenza e ai chiarimenti politici invocati in aula, è giusto ricordare anche che sia lui da candidato sindaco che il suo partito, nella fase di ballottaggio, si sono schierati ufficialmente con l’attuale maggioranza, contrariamente al mio partito che coerentemente al ruolo di avversario politico di entrambi i contendenti, al ballottaggio non fece nessuna scelta, lasciando di fatto liberi gli elettori di votare secondo la loro volontà. Questo per mettere in chiaro chi ha sempre mantenuto con dignità la propria posizione e chi invece è avvezzo ai cambiamenti umorali dettati dalla sola volontà di andare “contro” qualcuno e non certo nell’interesse della città».

Stranges ha quindi voluto sottolineare che «il sottoscritto, pur nutrendo, com’è giusto che sia, alcuni “dubbi”, continua  a fare il proprio dovere in consiglio comunale onorando con fedeltà il ruolo deciso dai cittadini, portando avanti a testa alta tutte le azioni possibili volte a garantire benefici alla città. Contrariamente ad altri, il sottoscritto, ha deciso di candidarsi a consigliere comunale solo perché spinto dal desiderio di mettersi al servizio della comunità, con la stessa passione e volontà che dedica  ad altre attività extra politiche. Il fatto di aver perso le elezioni e quindi di fare il consigliere di minoranza (senza aspettare nomine di assessori e tristi dipartite per essere surrogato) non ha cambiato la mia convinzione di lavorare per la comunità nè la mia idea di consigliere di minoranza che per ciò che mi riguarda e con i dovuti distingui, ha, o almeno dovrebbe avere, la stessa prerogativa di un consigliere di maggioranza, lavorare a favore della comunità.

Lo so che è difficile da far comprendere a chi vive in eterno la cultura del dispetto e della becera lotta personale contro qualcuno solo per invidia e gelosia, ma è giusto che alcuni se ne facciano una ragione; il sottoscritto continuerà a lavorare per la città, mettendo a disposizione dell’autorità istituzionale pro-tempore, come ha sempre fatto, anche gli altri ruoli che umilmente riveste in politica e nel sociale.

Continuerò il mio impegno con onestà, in modo trasparente e propositivo perché, voglio ricordarlo a tutti, io non mi sono candidato contro qualcuno! Chiudo, consapevole di aver sacrificato del tempo prezioso per dedicarlo a chi non meriterebbe nemmeno un lontano pensiero, respingendo ai mittenti le illazioni e le falsità pronunciate in questi giorni in consiglio comunale, considerando quanto blaterato in aula consiliare un misero attacco al sottoscritto che, malgrado la mia totale indifferenza nei loro confronti, continuo involontariamente a essere il loro incubo peggiore. Ringrazio, ancora una volta, chi mi ha votato e ripone in me immutata fiducia e approfitto per salutare con l’immensa stima di sempre la comunità di Taurianova».

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