Giunta a Reggio, il Pd a Falcomatà: tutti dentro o tutti a casa… compreso Brunetti

Trasferta romana per il Pd di Reggio presente nella capitale tra bandiere del Partito democratico e quelle della pace, per la manifestazione di sabato indetta dalla segretaria Elly Schlein dal titolo “Per un futuro più giusto. L’alternativa c’è”.

Oltre al sentore Nicola Irto, direttamente dal Comune di Reggio c’erano gli assessori Rocco Albanese e Angela Martino, il presidente del consiglio Enzo Marra e il consigliere Giuseppe Marino. Presenti anche la segretaria cittadina Valeria Bonforte e il segretario metropolitano dei Dem, Antonino Morabito, insieme a molti iscritti del partito. Il sindaco di Reggio, Giuseppe Falcomatà invece è rimasto a casa, per i tanti impegni acculati nel fine settimana: dai premi Anassilaos alle presentazioni di mostre e di libri, fino a una serie di incontri istituzionali.

La sistemazione delle Commissioni comunali

Scorre il tempo intanto e questa mancata trasferta di Falcomatà ha procrastinato ulteriormente un confronto dal vivo col segretario Irto per trovare un accordo e definire la linea del Pd sulla nuova composizione della Giunta. In assenza di Irto, la delega sulle discussioni passerebbe al gruppo dirigente locale. Sono passati 15 giorni e probabilmente ne passeranno altrettanti prima di avere chiarezza.

Il consiglio del prossimo 20 novembre, che sarà convocato a beve su debiti di bilancio indifferibili, servirà a formalizzare la presidenza, come vi abbiamo anticipato, delle tre commissioni comunali rimaste senza un presidente: commissione Bilancio senza Antonio Ruvolo e nella quale il sindaco vorrebbe Antonino Castorina che aveva la stessa delega alla Città metropolitana. Altro vuoto è quello lasciato in commissione Affari istituzionali da Gianluca Califano e il cui presidente potrebbe essere il consigliere del Pd Giuseppe Marino. Deborah Novarro per la commissione Pari opportunità potrebbe prendere il posto di Teresa Pensabene. Ancora una volta, come spiegato anche nell’ultima riunione di maggioranza, il primo cittadino vuole tutte le componenti dell’Amministrazione attive per dare un contributo.

E i ruoli in questo senso non possono che responsabilizzare i consiglieri. Il sindaco avrebbe perciò dato mandato al presidente Marra (che non entrerà in giunta) di sistemare senza ulteriori attese l’affair commissioni e chiudere la partita. Ricordiamo che da un lato c’è un regolamento da rispettare e dall’altra la funzionalità degli organi da mantenere attivi per il bene del consiglio.

Falcomatà al passo con tutte le questioni

Un tempo che sta servendo al primo cittadino per mettersi al passo con tutte le questioni e per iniziare quella fase di ascolto e coinvolgimento di tutte le componenti del territorio, mancata finora e che, perciò, potrebbe rappresentare il perno su cui far leva per l’auspicato “cambiamento della musica”. Non si può non parlare a questo punto dei musicisti, fuor di metafora, gli assessori della nuova giunta. Ma ci sarà davvero questa nuova giunta? Sicuramente sì nelle idee del sindaco. Ma è il Pd che ha fatto capire di pensarla in maniera completamente opposta.

Per il Pd la giunta non si tocca

Per il Partito democratico la giunta andrebbe bene così. Quindi Falcomatà punta all’azzeramento ma si trova di fronte un partito che sta rinviando il dialogo e sta rallentando il percorso verso il cambiamento. Al momento, nessuno può negarlo, non c ‘è stato alcun incontro. Anche sull’azzeramento però il Pd pretenderebbe tabula rasa, senza nemmeno Paolo Brunetti. Quest’ultimo, di fatto, sembra non aver più contatti con Italia Viva e nelle prossime elezioni regionali potrebbe finire candidato con gli stessi democratici. E non sarebbe un competitor da poco.

E intanto il sindaco proprio al Pd, uscito splendido dalla manifestazione di Roma, chiederebbe nuovi nomi. In caso contrario ci sarebbe innegabile un problema di mancanza di idonea classe dirigente.

I democratici progressisti alzano la posta

A proposito di immobilismo, a contribuire a un mancato cambiamento della giunta ci sono anche i democratici progressisti che alzano la posta. Al momento hanno tre consiglieri comunali (Malara, Burrone e Nucera) e due assessori in carica: Demetrio Delfino e Giuggy Palmenta. Nino De Gaetano non fa mistero del fatto che vorrebbe che entrambi rimanessero al loro posto. Ma forse due assessori con nuovi equilibri sarebbero troppi.

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