L’attesa per l’arrivo di Matteo Salvini a Reggio Calabria sarà anche l’occasione per fare il punto sul futuro della strada statale 106. Per questo il vice premier ha convocato tutti i sindaci per un incontro che si svolgerà prima dell’evento programmato, per tracciare la strada da percorrere. Non solo ponte, dunque, nel mirino del ministro le infrastrutture.
Per non rimanere indietro visti i tempi stretti, a marcare il territorio sono i sindaci dell’area Grecanica che, giocando d’anticipo hanno messo nero su bianco le esigenze del territorio.
«La battaglia per una nuova “106” non si può vincere isolandosi ma va condotta con tutte le istituzioni locali, le forze economiche e sociale e le popolazioni da Reggio Calabria a Taranto in grado di sensibilizzare la classe dirigente nazionale per le ragioni di strategicità proprie dell’ormai famigerata infrastruttura italiana.
Nel frattempo però il territorio più isolato, quello che paga anche il maggiore scotto in termini di sicurezza, è il tratto che si estende da Reggio Calabria a Locri e che ingloba l’intera Area Grecanica che rappresenta il territorio più marginale ed isolato d’Italia».
«Per tali ragioni, coscienti che una infrastruttura sicura e a quattro corsie sia ormai irrinunciabile per il nostro versante, tenuto conto di quanto già formalmente rappresentato presso la sede ANAS nazionale in due distinte riunioni formali tenutesi negli ultimi due anni con i massimi vertici dell’Azienda,
in vista dell’imminente incontro con il Ministro dei Trasporti, previsto per il 20 novembre p.v., richiesto da tutti i sindaci della Ionica reggina in occasione dell’incontro di Caulonia, promosso dal “Corsecom” e anche dalla scivente Associazione di comuni, i sottoscritti sindaci chiedono, sin d’ora, che nella progettazione (e realizzazione) della nuova infrastruttura viaria non si considerino soluzioni diverse da strade a quattro corsie con sensi di marcia separati e protetti e, soprattutto, si dia priorità ai tratti che registrano le maggiori criticità in termini di sicurezza e isolamento territoriale, per garantire uno sviluppo sostenibile (economico, sociale ed ambientale), prima che le nostre comunità muoiano per sempre».
Per Assocomuni Grecanica: