domenica,Aprile 28 2024

DIRITTO DI REPLICA | Maretta nel Pd reggino, Morabito: «Il gruppo consiliare disertando autonomamente l’aula ha commesso un errore politico»

Il segretario metropolitano dei dem reggini sostiene di non aver convocato la riunione saltata ieri sera e di non essersi mai proposto quale assessore della giunta Falcomatà. La nostra replica

DIRITTO DI REPLICA | Maretta nel Pd reggino, Morabito: «Il gruppo consiliare disertando autonomamente l’aula ha commesso un errore politico»

Con la nave di Palazzo San Giorgio in tempesta, il segretario metropolitano del Partito democratico, rompe il silenzio e prova a chiarire alcuni concetti e alcune notizie circolate nelle ultime settimane e nelle ultimissime ore. Lo fa con toni pacati, e di questo gli si deve rendere merito, ma evidenzia in maniera inesorabile lo scollamento, ormai nei fatti, rispetto alla compagine al governo della città. Poche righe che riassumono la crisi attuale dell’amministrazione comunale targata Giuseppe Falcomatà.

Di seguito il testo della nota inviata a ilreggino.it

«Egregio Dott. Labate, per onore di cronaca, non ho mai convocato una riunione, cito le sue parole, “all’insaputa degli altri…”. né tantomeno mi sono mai offerto, cito le sue parole “ad occupare una postazione nella futura giunta Falcomatà”.

Era stato deciso, in accordo con il sen. Irto, di convocare una riunione con i consiglieri comunali, a cui avrebbe partecipato anche il Sindaco Falcomatà, che è slittata perché il sentore era impegnato fuori sede. Sono un uomo di partito e ne conosco e seguo le regole ed i miei comportamenti politici sono e saranno sempre conseguenziali. Credo che la situazione politico-amministrativa della città meriti maggiore attenzione da parte di tutti.

Oggi il gruppo PD, commettendo un errore politico, ha disertato il consiglio comunale, decisione assunta in maniera autonoma, senza alcuna discussione o confronto con il segretario cittadino, il segretario metropolitano ed il segretario regionale.
Il senso di responsabilità deve spingerci tutti ad abbassare i toni, evitando così di commettere ulteriori errori politici».
***
Prendiamo atto della versione del segretario metropolitano, ma la correttezza e la lealtà nei confronti dei nostri lettori ci spinge a chiarire quello che a noi risulta sia successo ieri sera. Sappiamo infatti che in un primo momento la riunione è stata convocata dalla segretaria cittadina Valeria Bonforte.

L’orario inizialmente stabilito è alle 18 in Federazione. Ma sin da subito ci si rende conto che la riunione sarebbe stata una riunione monca, vuoi per l’assenza del segretario regionale Nicola Irto, impegnato a Vibo, vuoi per l’assenza giustificata del sindaco Giuseppe Falcomatà, impegnato in un momento di intima commemorazione del padre Italo. Si decide quindi di far slittare la riunione a venerdì prossimo.
Ci risulta, però, che nonostante le assenze, qualcuno – al secolo il segretario metropolitano Antonio Morabito – abbia spinto affinché quella riunione fosse fatta, ipotizzando anche un collegamento con il segretario regionale. Se lo abbia fatto di sua sponte o sollecitato da qualcuno dovrebbe spiegarlo lui.

Noi ci limitiamo a costatare, grazie alle nostre fonti autorevolissime all’interno del Pd, che il tentativo di riunire i quadri dirigenti (ma la Bonforte era rimasta al rinvio per venerdì), i consiglieri e gli assessori, senza la presenza di Irto e magari alla presenza di un delegato del sindaco, non è andato in porto.
Se il segretario metropolitano sia rimasto da solo in Federazione ad aspettare Godot, a questo punto è un dettaglio, se volete anche giornalistico, che serve a rendere l’idea della distanza siderale tra gli eletti la segreteria cittadina e quella metropolitana.

Anche perché le cronache delle settimane scorse – quando il segretario regionale Irto ha partecipato alla riunione del partito – ci hanno consegnato una posizione chiara e netta del Pd: no al rinnovamento imposto con determinati criteri dal sindaco Falcomatà. Posizione limpida che è stata illustrata anche nel corso della seguente interpartitica, durante la quale Morabito sembra sia stato l’unico disposto a “ricevere” la proposta di rinnovamento di Falcomatà. Che poi il suo nome sia stato accostato a quello di Anna Nucera per far parte della nuova giunta in quota Pd, può anche essere stata una suggestione passeggera. Ma siamo sicuri di quello che scriviamo.

Il segretario metropolitano, dal canto suo, invece di definire «errore politico» la scelta di disertare l’aula da parte di assessori e gruppo consiliare, farebbe forse meglio a domandarsi se quella posizione sia una posizione isolata o se effettivamente proveniente dal mandato scaturito dalla riunione con Nicola Irto.
Le stesse fonti autorevoli interne al partito confermano che a tutti i livelli si era a conoscenza di quello che sarebbe accaduto questa mattina. E anche in questo caso Morabito farebbe forse meglio a domandarsi del perché proprio lui sia rimasto all’oscuro del gesto eclatante andato in scena nell’aula Battaglia di Palazzo San Giorgio. Alcuni una risposta la offrono, puntando l’indice contro «un impegno fuori dal partito non giustificabile».

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