Reggio, Sovranisti in campo per le Europee e Rizzo: «Il Ponte? Lo facessero fare ai cinesi»

A Reggio Calabria, oggi pomeriggio incontro pubblico con Marco Rizzo, tra i fondatori del Progetto politico democrazia sovrana  popolare insieme a Francesco Toscano, per confronto sulla situazione politica attuale e le possibili soluzioni a breve medio e lungo termine. All’evento moderato dalal giornalista Emilia Condarelli hanno partecipato anche Domenica Greco responsabile sezione Dsp Reggio Calabria, Giuseppe Modafferi Coordinatore Calabria Dsp. Con Democrazia Sovrana Popolare è stato candidato alla presidenza della provincia autonoma di Trento alle elezioni regionali in Trentino-Alto Adige del 2023 prendendo poco più del 2% (oltre 5.000 voti)ma non è stato eletto consigliere.

Unione europea «priva di sovranità»

L’Italia e l’Europa e le prospettive di rilancio tra i temi principali, soprattutto in vista delle prossime elezioni. La linea di Rizzo, «Mai come oggi temi internazionali sono all’ordine del giorno. Oggi la politica estera la leggete sulle bollette della luce del gas. L’Unione europea si sta dimostrando priva di sovranità e di fatto l’Europa è diventata una colonia dal punto di vista la politica estera. Come Democrazia sovrana popolare siamo contrari a questo a mancanza di sovranità del nostro Paese siamo contrari perché siamo dentro la guerra e l’articolo 11 della costituzione viene tagliato completamente fuori. Ma la politica internazionale ci farà pagare anche la politica estera del nostro paese».

Il ponte sullo Stretto

E sulla mega opera dello Stretto «Vorremmo – aggiunge – che non lo pagassero i calabresi e i siciliani. Vorremmo che le infrastrutture fondamentali di questo paese, dal nord al sud, funzionassero meglio e poi dopo si può fare pure sto ponte. Lo facessero fare ai cinesi, lo farebbero meglio e lo farebbero prima».

I propositi per Reggio

Imprescindibile il lavoro da fare per la città di Reggio: «È una città così bella, così importante non può avere una politica frammentata, così priva di prospettive di rotta. Noi sapremmo navigare in mezzo a questo mare della politica con una prospettiva totalmente alternativa che parte dal lavoro, dal pieno impiego, dalla riduzione del lavoro: lavorare meno lavorare tutti».

E dal coordinamento regionale la denuncia sulla degrado economico, sociale e culturale della città dello Stretto. «Viviamo una situazione di stallo politico preoccupante – afferma Modafferi – È sotto gli occhi di tutti che il sindaco riammesso dopo la sospensione del 25 ottobre, siamo a Natale e non ancora riuscito a fare una squadra che amministri la città. Siamo dell’idea che va costruito un’alternativa politica seria, capace, che ami la città. Ci stiamo lavorando, guardiamo alla società civile, guardiamo soprattutto a quei 50.000 elettori che danno un messaggio chiaro di mancanza di fiducia della politica. Quindi ricostruire fiducia per riportare la città ad una normalità».

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