giovedì,Maggio 2 2024

Villa San Giovanni, approvato il preliminare del Piano strutturale

Il sindaco Caminiti: «Abbiamo concluso in pochi mesi ciò che la città aspettava da 20 anni»

Villa San Giovanni, approvato il preliminare del Piano strutturale

Approvati dal gruppo consiliare di maggioranza “Città in Movimento” il 12 dicembre scorso, le Linee Guida del Piano Strutturale e il 23 dicembre la versione preliminare dello stesso. Grande la soddisfazione dell’assessore all’Urbanistica Albino Rizzuto che ha dettagliato in sala Caracciolo il punto all’ordine del giorno: «Avendo letto le varie relazioni e studiato le tavole progettuali, ci siamo convinti che il lavoro fatto dal dipartimento Pau dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria è di alta qualità e spessore, convincendoci della bontà delle soluzioni pensate, imprimendo con le linee guida l’indirizzo che vogliamo dare alla crescita della nostra città.

In ottemperanza a quanto previsto dalla convenzione, strutturata in fasi di consulenza tecnico-scientifica, oltre che per l’elaborazione grafica degli elaborati di Piano e per la redazione della Vas (Valutazione Ambientale Strategica), nel lontano marzo 2015 il Dipartimento Pau della Mediterranea trasmetteva all’Ente il quadro conoscitivo preliminare e il documento preliminare di Vas relativi al Psc, elaborati in base a quanto previsto dalla legge urbanista regionale (LUR) n.19/2002 e dalla delibera del consiglio regionale n.330 del 22 aprile 2013. Il 23 dicembre, dopo un lavoro importante della responsabile dell’ufficio tecnico ing. Ida Albanese, abbiamo approvato quelle 17 tavole tematiche (divise in quattro blocchi principali: quadro normativo e di pianificazione; quadro ambientale; quadro strutturale economico e capitale sociale; quadro strutturale e morfologico), quelle relazioni urbanistiche e geologiche e le tavole 18 e 19 oggi redatte, relative la prima allo “schema preliminare di piano” e la seconda al “tessuto urbanizzato, urbanizzabile, agricolo forestale”.

Abbiamo anche approvato il Rue (Regolamento Urbanistico Edilizio), che rappresenta lo strumento di pianificazione urbanistica, disciplina le attività di costruzione, di trasformazione fisica e funzionale e di conservazione delle opere edilizie, nonché la disciplina degli elementi architettonici e urbanistici, degli spazi verdi e degli altri elementi che caratterizzano l’ambiente urbano. Il Rue, in conformità alle previsioni del Psc, stabilisce la disciplina generale relativa alle trasformazioni negli ambiti consolidati e nel territorio rurale, gli interventi diffusi sul patrimonio edilizio esistente, le modalità di intervento su edifici e impianti per l’efficienza energetica, nonché gli interventi negli ambiti specializzati per attività produttive. Regolamento che noi stiamo trasmettendo in versione standard per essere eventualmente modificato in un secondo tempo quando sarà operativo l’ufficio di piano”».

Lo schema preliminare di piano elenca: la rete dei collegamenti (autostrada, ferrovia, strada statale, viabilità urbana); il sistema urbano dei servizi (piazze e spazi pubblici, scuole, servizi sanitari, chiese, servizi civici, sport e tempo libero, alberghi, cimiteri, aree preposte per la localizzazione di servizi pubblici, piani per insediamenti produttivi, aree di sviluppo Industriale); le aree individuate dal piano di protezione civile; le aree gravate da fattori di limitazione; i programmi innovativi in ambito urbano (sistema ecologico ambientale, sistema della mobilità, della morfologia urbana, dei servizi e delle funzioni, sistema sociale). «In questa tavola – continua l’assessore e architetto Albino Rizzuto – sono comprese tutta una serie di opere che la nostra città aspetta ormai da decenni e che contribuiranno al miglioramento della qualità della vita e a un più consono sistema di movimento all’interno del nostro comune: lo spostamento del porto commerciale a sud in adiacenza al nostro porto storico, la trasformazione del molo sottoflutto in porticciolo turistico, la redazione di un piano spiaggia, il ripascimento del litorale da Porticello a Bolano e, infine, oggi, dopo l’apposizione del vincolo di esproprio, anche la perimetrazione dell’area del  cantiere ponte sullo Stretto».

La tavola 19 (tessuto urbanizzato, urbanizzabile, agricolo forestale) fornisce dati sul territorio urbanizzato e quello urbanizzabile, distinto nelle quattro classi che danno la consistenza, il rischio, le limitazioni sulla fattibilità e la presenza di faglie sul terreno; fornisce dati sulle aree boschive e forestali, sulle aree a colture tipiche, sulle aree caratterizzate da colture di pregio e su altre aree a verde. «Il tutto – spiega ancora Rizzuto – viene corredato da una serie di tavole di studi geologici che mettono in evidenza le criticità e fragilità del nostro territorio comunale e ci indicano la strada più consona da seguire, per evitare di aggravare ulteriormente la nostra situazione».

Se questo è il dato tecnico, altro è quello politico, come spiega lo stesso assessore: «L’urbanizzazione non è una mera e asettica raffigurazione di tavole tematiche, di relazioni tecniche e leggi. Un piano urbanistico è la visione di quella città che tutti vorremmo avere, di una comunità che non manca di pensare alle necessità e ai bisogni di ogni fascia d’età, che immagina un futuro di crescita esponenziale, sia economica che di popolazione, dove ci sia spazio per tutti e dove i nostri figli non siano più costretti ad andare altrove per poter realizzare i propri sogni. A questo bisognerà pensare adesso che si apre la fase della pianificazione e della compilazione del Psc: immaginarlo come una visione, un sogno che, lavorando tutti nella medesima direzione, è possibile realizzare. Abbandoniamo l’idea del nostro, del privato, pensiamo più in grande, pensiamo più comunitario, rendiamo fieri di noi chi ci seguirà, pensiamo ad una città a dimensione di bambino, di ragazzo, di anziano, dove tutto sia al posto giusto, dove non manchi niente, dove l’aria che respiriamo sia salubre, dove i posti che frequentiamo siano belli, puliti, organizzati. Pensiamo ad una Città che ci renda fieri di esserne cittadini».

«Con l’approvazione delle linee guida prima e del preliminare del PSC poi – conclude il sindaco Giusy Caminiti – abbiamo concluso in pochi mesi ciò che la Città aspettava da oltre vent’anni. Non potevamo permetterci che fosse un commissario a scegliere la nostra pianificazione e abbiamo corso, con contezza dell’importante lavoro già fatto dall’ufficio piano e in coerenza con il nostro programma elettorale, dettando le priorità e i tempi, con la responsabilità politica che un’Amministrazione e una maggioranza consiliare all’unisono hanno dovuto e voluto assumere. La Città deve recuperare tutto il tempo perduto e non ci saranno questioni strumentalmente poste che paralizzeranno il lavoro in questo mandato amministrativo».

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