lunedì,Maggio 6 2024

Ospedale di Polistena, Pisano: «Lucia Di Furia manca di educazione istituzionale»

Il consigliere comunale rinfaccia alla direttrice generale dell’Asp di Reggio Calabria, di avere avuto il tempo «per recarsi nelle campagne di Polistena a pranzi conviviali ma non trova il tempo di ricevermi»

Ospedale di Polistena, Pisano: «Lucia Di Furia manca di educazione istituzionale»

«Con grande rammarico devo prendere atto della mancanza di educazione istituzionale della dott.ssa Di Furia che trova il tempo per recarsi nelle campagne di Polistena a pranzi conviviali ma non trova il tempo di ricevere un consigliere comunale di Polistena che per la seconda volta nei mesi scorsi ha chiesto un incontro alla sua segreteria senza ottenere risposta». A parlare in questi termini è il consigliere di opposizione del comune di Polistena, Francesco Pisano. «Non sono abituato a farmi annunciare da altri (politici di alto rango) – continua – convinto che il benessere dei cittadini dovrebbe stare alla base dell’attività della direttrice generale dell’Asp di Reggio Calabria e per questo motivo speravo in un incontro anche se privo di sponsor politici.

Avrei voluto dire alla dott.ssa Di Furia che, dopo il mio intervento per la sterilizzatrice dell’Ospedale di Polistena, si è commesso lo stesso errore degli anni precedenti riparando il vecchio sistema ormai obsoleto e continuamente guasto invece di comprarne uno nuovo. Avrei voluto dire sempre alla dott.ssa Di Furia di impiegare maggiori risorse per un altro problema che interessa i cittadini e cioè le liste d’attesa per gli esami diagnostici e le visite ambulatoriali, avrei voluto parlare del servizio autoambulanze e della mancanza dei medici, avrei voluto garanzie sull’avvio delle postazioni di chemioterapia presso il nosocomio polistenese affinché non rimanga un annuncio che illuda le tante persone che oltre a vivere una condizione critica di salute affrontano anche tantissimi sacrifici. Avrei voluto parlare dei tanti sacrifici che fanno gli operatori sanitari quando non sono garantiti da una politica aziendale forte e presente.

Avrei voluto parlare dei tanti sacrifici che fanno i cittadini che si scontrano con disservizi dovuti spesso a scelte illogiche e senza senso. Mi dispiace per le ripetizioni lessicali – conclude il capogruppo di Polistena futura – ma francamente non riesco a trovare un sinonimo alla parola “sacrifici” che renda meglio l’idea delle condizioni in cui si vive e si opera. Avrei voluto parlare di tante altre cose ma non me ne ha dato la possibilità. Consiglio alla dott.ssa Di Furia, la prossima volta che si reca a una scampagnata sul territorio polistenese, di sostare in ospedale in maniera anonima per rendersi conto di quanta sofferenza e di quante difficoltà affrontano cittadini e sanitari. Forse non sarà un buon aperitivo ma certamente si renderà conto di tante situazioni e non servirà incontrare un semplice consigliere comunale che si preoccupa per la sua gente».

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