Polistena, il sindaco tira le somme dell’anno appena trascorso

A poche ore dalla conclusione del 2023, il sindaco di Polistena Michele Tripodi ha voluto testimoniare «il costante impegno, sempre in prima linea per la comunità, dell’Amministrazione comunale», e l’ha fatto utilizzando la “Bacheca del popolo” che settimanalmente viene postata sulla pagina Facebook del Comune, per informare i cittadini di quanto avviene in città. Augurando ai suoi concittadini un inizio anno «all’insegna della pace, della salute, con la prospettiva di miglioramento della propria condizione economica, sociale, personale», si è rivolto «in particolar modo agli ultimi di questa società che non hanno nulla e ai giovani senza speranza, ai quali l’Amministrazione comunale attraverso politiche sociali attente e d’avanguardia riesce a garantire sostegno, solidarietà e soprattutto rispetto della dignità di persona, come scritto nella nostra Costituzione, dignità umana spesso calpestata o peggio annullata dall’egoismo di uno spietato liberismo economico.

I servizi di assistenza alla persona, l’impegno per l’occupazione attraverso le borse-lavoro finanziate con parte delle nostre indennità, i progetti del servizio civile universale sono solo alcune delle tante cose concrete – ha sottolineato il primo cittadino -. La premessa è d’obbligo, perché dinanzi alle provocazioni, all’odio, alle continue stupidaggini che i soliti sciacalli sottopongono all’opinione pubblica cittadina, è necessario recuperare identità e valori, verità e senso di giustizia. Diversamente tutto rischia di diventare niente, il giusto si confonde indistintamente con le cose sbagliate e viceversa, il lavoro concreto per la città si polverizza e svanisce nella mistificazione di un bieco qualunquismo che ha sempre perso culturalmente e politicamente a Polistena e continuerà a perdere.

Noi rispondiamo su tutto, principalmente lo facciamo con i fatti rimanendo impegnati, seriamente, sui problemi veri e quotidiani che riguardano i cittadini di Polistena, senza mai smarrire il senso delle istituzioni e la responsabilità che distingue e distinguerà sempre chi governa da chi abbaia alla luna. Del 2023 ricordiamo i drammi delle guerre, della tragedie in mare come la strage di Cutro, le violenze dei femminicidi. Tra i tanti momenti organizzati dall’Amministrazione Comunale quelli simbolicamente più forti per Polistena ricordiamo: la dedica a una donna calabrese uccisa dai nazisti, Teresa Talotta Gullace, del piazzale ex Stazione avvenuta l’8 marzo; la manifestazione del 25 novembre scorso per la pace a Gaza dove è ancora in atto un genocidio compiuto contro la popolazione civile palestinese; la realizzazione di un video autoprodotto dal Comune “Sono Polistena”, confezionato da due promettenti videomaker polistenesi che promuove, come mai prima, la nostra Polistena, comunità bella e laboriosa che punta a primeggiare quale città della cultura anche attraverso il recupero di Palazzo Sigillò».

Tripodi ha quindi precisato che «questione femminile, solidarietà, antifascismo, pace, lavoro, lotta alle mafie, giovani, cultura sono questi elementi qualificanti, identitari del nostro modo di essere e di amministrare, insieme alle tante battaglie per il diritto alla salute, per la sanità pubblica, mai assopite, che puntano alla difesa ed il rilancio del nostro ospedale. Abbiamo ripreso il filo di ciò che era stato interrotto nel 2021, malgrado tradimenti, veleni, denunce di ogni tipo ci costringano a difendere noi, ma a difendere insieme a noi l’immagine di Polistena e il suo popolo. Presto il lavoro svolto in questi due anni si trasformerà in risultati visibili con la realizzazione di opere pubbliche programmate (si partirà con la imminente inaugurazione dell’asilo nido Villa), opere che saranno realizzate con fondi principalmente ottenuti da fonti Pnrr e da altri Enti, nel quadro di una visione di sviluppo organizzata attraverso il Piano strutturale comunale approvato lo scorso anno, che disegna la Polistena dei prossimi 20 anni, tenendo lontani interessi privati, affaristi e speculazioni edilizie.

E’ la visione giusta che oggi è impronta collettiva, che può e deve ritenere ogni cittadino protagonista di questo importante processo storico che non ha paura del domani e non si rifugia in accomodanti visioni del passato. Ognuno è chiamato a fare la propria parte – ha concluso il sindaco Tripodi – senza mai perdere, come alcuni fanno ogni giorno, il senso di appartenenza a una città che tutti ci invidiano nella Piana e della quale dobbiamo essere sempre fieri orgogliosi».

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