Ospedale di Polistena, Pisano: «Porte aperte agli speculatori»

«Prendo atto che dopo ogni mio intervento sull’Ospedale Santa Maria degli Ungheresi di Polistena vengono fuori comunicati di alcune persone a tutela di interessi che nel tempo verranno fuori. Sono le stesse persone che, invitate più volte a fare fronte comune per garantire la salute dei cittadini del comprensorio, si sono sempre mantenuti lontani e non è difficile capirne il motivo». Esordisce così il capogruppo di “Polistena Futura, Francesco Pisano. «Qualcuno mi ha detto – continua il consigliere comunale di opposizione – cito testualmente, “che non rappresento nessuno” ma al di là del mandato elettorale come consigliere comunale, in ultima istanza rappresento la mia coscienza e rispondo, oltre che ai cittadini, principalmente ad essa. Sulla questione Ospedale siamo testimoni di un sistema in cui si chiedono sacrifici ai sanitari (quelli che li fanno i sacrifici), si forniscono servizi mediocri ai pazienti (spesso non per colpa del personale) e tutto questo mentre ci sono speculatori che si riempiono le tasche.

Un piccolo esempio emblematico. Qualche tempo fa all’Ospedale di Polistena si è proceduto all’acquisto di alcuni componenti di un’apparecchiatura vecchia di oltre trenta anni per una cifra che si aggirava intorno a 50.000 euro. Ho voluto approfondire la questione e, dopo alcune ricerche e contatti con altri ospedali e con aziende del settore, mi sono accorto che acquistando l’apparecchiatura completamente nuova e quindi moderna si spendevano da 12.000 euro (direttamente in azienda) fino ad arrivare a 27.000 euro come spesa massima affrontata per la stessa apparecchiatura da un Ospedale del centro nord. Per l’Ospedale di Polistena si è speso il doppio per avere l’innesto di qualche componente in una struttura obsoleta. A medici, infermieri, operatori sanitari e pazienti si chiedono sacrifici e agli speculatori si lasciano le porte aperte. Bisogna avere il coraggio di debellare un sistema che assorbe tante risorse che potrebbero essere impiegate meglio a tutela della salute dei cittadini. Davanti a un sistema balordo come questo c’è chi si incazza (come il sottoscritto) e c’è chi ci sguazza. Impegno e coraggio deve stare alla base di ogni azione posta in essere da chi ha ruoli rappresentativi per la comunità. Gli altri continuino a fare scampagnate».

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